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Il cinema italiano vola con i successi straordinari delle tre ultime produzioni di Matteo Garrone con "Io capitano", Eduardo De Angelis con "Comandante" e Paola Cortellesi con "C'è ancora domani", ma Caserta continua a rimanere al palo senza nessuna sala cinematografica. Così, mentre si vedono lunghe file davanti ai cinema in tutta Italia, i casertani sono costretti a uscire dalla città per vedere qualche film. Una incongruenza per la città con il monumento (la Reggia) fra i più utilizzati per le grandi produzioni cinematografiche internazionali, che è stata la culla di formazione dei grandi talenti del cinema da Servillo a De Angelis, solo per citarne due fra i tanti, che è stata sede dello straordinario set de "L'amica geniale", e che ospita da sei anni, a Palazzo reale, "Maestri alla Reggia", grazie all'impegno dell'Università "Luigi Vanvitelli". «Un peccato che nessuno ancora abbia concretizzato i tanti buoni propositi», dice Remigio Trucchio, produttore cinematografico, organizzatore di eventi legati al cinema, anima dell'ex Cineclub Vittoria, nonché direttore artistico di "Maestri alla Reggia". «Eppure ha aggiunto - Caserta è una città da cinema avendo un bacino di utenza di 250mila abitanti, e una antica tradizione di appassionati, dunque qui qualsiasi sala funzionerebbe».
E non si può dire che non ci siano state iniziative con le quali si è cercato di creare sinergie, mettere a confronto imprenditori, esperti, operatori del settore. L'ultima e, forse, la più completa fu quella promossa dall'associazione "Risorse e futuro", alla quale intervenne, fra gli altri, Simone Gialdini, direttore generale Anec che disegnò anche le caratteristiche di un nuovo cinema, con «strutture non grandi, non troppo lontane dal centro, con sale confortevoli, accoglienti e tecnologicamente avanzate, orari flessibili, servizi che significa anche bar e ristoranti».
Chi invece fa intravedere qualcosa di più concreto è l'assessore alla cultura, Enzo Battarra. «Caserta avrà il suo cinema, non una struttura riadattata, ma una sala cinematografica per prime visioni, nuova e super tecnologica. Mentre chiudono sale cinematografiche a Roma, Milano, Napoli, la nostra città sarà il primo capoluogo a veder nascere, in controtendenza, un cinema. Certo - avverte - i tempi prima amministrativi e poi realizzativi sono necessari. E da quando è iniziato il percorso imprenditoriale è passato troppo poco tempo. Ma la macchina è in moto e l'Amministrazione comunale ha svolto il suo ruolo di facilitatore di questo processo, mettendo le persone giuste in relazione tra di loro. Tutto ciò è frutto proprio dei tentativi, dei convegni, delle iniziative e degli approcci avvenuti nei mesi scorsi. Però una riflessione va fatta».
Quale? «Farei un distinguo tra cultura e intrattenimento. Caserta è città di cultura ed è legittimo che ami il cinema come arte. E a Caserta il cinema di qualità c'è. Tanti amanti del cinema stanno seguendo le due rassegne in corso al Teatro Don Bosco, l'una organizzata dall'Opera salesiana, l'altra dall'associazione Caserta Film Lab, con il patrocinio del Comune. Quindi, i casertani amanti del cinema stanno frequentando due cineforum che propongono il cinema come prodotto culturale. Se poi ci sono cittadini che non vogliono necessariamente vedere i film di qualità ma i blockbuster, quindi i prodotti più commerciali, ebbene ci saranno anche quelli. Basta aspettare i tempi tecnici di realizzazione».
Il Mattino