Tre nuovi contagi in provincia di Caserta portano il totale dei positivi al Coronavirus a quota 459. Si tratta di persone residenti a Caserta ma che lavorano fuori dalla...
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Dalla Croce rossa italiana, che supporta l'attività a livello nazionale, è stata diffusa una nota ieri pomeriggio, inerente al comune di Cesa. Nella nota si legge che «ci saranno circa 50 abitanti di Cesa fra gli 11mila residenti in Campania che collaboreranno all'indagine. L'attività sarà svolta dal personale del comitato di Caserta della Cri domenica 31 maggio, in piazza De Michele alle 9. L'obiettivo dell'indagine consiste nel fotografare lo stato immunitario della popolazione, appurare quante persone hanno sviluppato anticorpi al coronavirus, anche in assenza di sintomi. Attraverso l'indagine si otterranno informazioni necessarie per stimare le dimensioni e l'estensione dell'infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali il sesso, la regione di appartenenza e l'attività economica. Sono 150mila le persone selezionate dall'Istat per rappresentare la popolazione italiana nell'indagine sierologica. Chi fa parte di questo campione riceverà una telefonata direttamente dalla Croce rossa italiana».
Nella provincia di Caserta ci sono almeno sette comitati della Cri cui confluiscono diversi comuni del Casertano. Stando a quanto trapela della Croce rossa, sarebbero sicuramente oltre venti quelli che saranno coinvolti dall'indagine.
Uno studio, questo, che è parallelo a quello portato avanti dall'Asl di Caserta, che sta analizzando le persone che sono state messe in quarantena perché in contatto diretto con persone positive. Questo studio, tutto casertano, dell'Asl, è stato svolto su un primo blocco di 400 persone: il 13% è risultato positivo agli anticorpi. Ciò significa che ha contratto e superato la malattia senza manifestare i sintomi. Ora si dovrà attendere che anche per altre 600 persone termini la quarantena, per poter continuare l'indagine casertana. In effetti la differenza dell'indagine dell'Asl di Caserta rispetto a quella nazionale dell'Istat e del ministero dalla Salute è che a livello provinciale si sta compiendo una verifica su una fetta di popolazione specifica, ovvero quella che ha avuto un sicuro contatto con persona positiva al Covid e che a sua volta ha vissuto la quarantena obbligatoria. L'indagine nazionale invece considera cittadini per fasce d'età e altri requisiti personali, non necessariamente collegate a pazienti Covid. In caso di diagnosi positiva, l'interessato verrà messo in temporaneo isolamento domiciliare e contattato dal proprio Servizio sanitario regionale o Asl per fare un tampone naso-faringeo che verifichi l'eventuale stato di contagiosità. La riservatezza dei partecipanti sarà mantenuta per tutta la durata dell'indagine.
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Il Mattino