Il parcheggio conteso, no del Tar allo sgombero

Il Comune presenterà ricorso per ottenere l'area interrata di piazza Carlo Terzo

Il parcheggio conteso, no del Tar allo sgombero
Nessuno sgombero per il parcheggio interrato di piazza Carlo di Borbone. Almeno fino a febbraio del prossimo anno. Il Tar Campania, accogliendo l'istanza cautelare presentata...

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Nessuno sgombero per il parcheggio interrato di piazza Carlo di Borbone. Almeno fino a febbraio del prossimo anno. Il Tar Campania, accogliendo l'istanza cautelare presentata dal consorzio Cogein, che ha realizzato la struttura e la gestisce dagli anni Novanta, ha sospeso l'ordinanza del Comune con la quale l'Ente richiedeva il rilascio del compendio entro lo scorso 18 maggio.

Stando a quanto si apprende dalla pronuncia della sezione Ottava del Tribunale amministrativo regionale, il parcheggio sotterraneo rientrerebbe nel patrimonio immobiliare disponibile del Comune e pertanto l'Ente non poteva, per legge, adottare una ordinanza di sgombero su quest'area - che peraltro è stata inserita nel piano delle alienazioni e delle valorizzazioni - ma avrebbe dovuto intentare una causa civile. Questo, in estrema sintesi, il verdetto dei giudici che hanno fissato l'udienza per la trattazione del merito per l'8 febbraio 2024. Ciò significa che Cogein, malgrado non disponga di un titolo giuridico e nonostante l'annullamento della concessione da parte del Comune sia stato riconosciuto con sentenza del Tar e del Consiglio di Stato, potrà continuare a gestire il parcheggio.

«Il giudice amministrativo spiega l'avvocato Paolo Centore, legale del consorzio Cogein ha stabilito che l'Ente ha utilizzato impropriamente il potere di sgombero. Nel caso del parcheggio infatti non siamo di fronte ad un bene immobile indisponibile che ospita una scuola, l'ufficio Anagrafe o un qualsiasi altro servizio di natura istituzionale e quindi, come riportato dalla sentenza, il Comune non poteva esercitare poteri amministrativi ma avrebbe dovuto rivolgersi al giudice civile». Soddisfatto Mario Granata Pagano, che si dice disponibile al confronto e al dialogo con l'amministrazione. «Si può andare al di là delle carte bollate chiarisce - ma solo se c'è volontà reciproca». Il verdetto di ieri sul parcheggio interrato ha creato non pochi malumori nell'amministrazione comunale.

L'Ente ha già fatto sapere che ricorrerà al Consiglio di Stato «in virtù del fatto che spiega l'avvocato incaricato dal Comune, Pasquale Marotta i giudici non hanno tenuto conto di una nota ufficiale, firmata dal dirigente comunale del settore, Luigi Vitelli, in cui si attesta che il parcheggio, rivestendo una funzione pubblica, è classificato come patrimonio immobiliare indisponibile, come riportato anche dalla delibera di giunta 183 dell'11 novembre 2019 sull'inventario dei beni comunali. Tra l'altro in casi analoghi conclude l'avvocato il Tar Campania ha riconosciuto per gli immobili che hanno una finalità pubblica, la validità dello strumento dell'ordinanza di sgombero».

«Senza entrare nel merito della sentenza fa notare l'assessore al patrimonio, Annamaria Sadutto ci tengo a sottolineare che Cogein sta gestendo il parcheggio senza disporre di alcun titolo giuridico e lucrando ai danni della città. Dal canto nostro non ci fermeremo certo qui e proseguiremo l'iter giudiziario per difendere i cittadini da questo accanimento e da questi soprusi che stanno creando danni ingenti. Quel parcheggio è strategico per Caserta e rappresenta un punto di snodo sul piano della mobilità e dell'accoglienza turistica. L'impossibilità di rientrarne in possesso non ci consente di attivare alcuna politica di programmazione, non possiamo richiedere fondi per migliorarne la fruizione, né valutare alcuna progettualità. Siamo di fatto bloccati da privati che hanno come unico obiettivo quello di trascinare il Comune in una spirale infinita di contenziosi per rallentarne l'attività amministrativa».
 

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Il Mattino