Caserta, matrimonio alla Reggia: dossier in Procura per i parcheggi

Caserta, matrimonio alla Reggia: dossier in Procura per i parcheggi
Sessanta euro. La somma versata al Comune di Caserta dalla Urban Production per parcheggiare trenta auto e trenta minibus per gli invitati davanti a palazzo reale vanvitelliano di...

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Sessanta euro. La somma versata al Comune di Caserta dalla Urban Production per parcheggiare trenta auto e trenta minibus per gli invitati davanti a palazzo reale vanvitelliano di Caserta in occasione del matrimonio del 5 gennaio alla Reggia, è pari a sessanta euro. A testimoniarlo c’è un bonifico eseguito alla Credit Agricole di Milano a favore dell’ente il 29 dicembre scorso. Un bonifico stilato dopo i sopralluoghi della polizia municipale casertana e la successiva richiesta di spostare anche le fioriere disposte a «cintura» in viale Douhet per evitare possibili attacchi terroristici a uno dei complessi monumentali più belli d’Italia.


Il nodo è però un altro: l’autorizzazione è stata concessa dal Comune per una sfilata di moda, non per il matrimonio fra Angela Ammaturo, ad del marchio di moda Frankie Morello e Francesco Rossi Guarnera. L’istanza è stata firmata, per conto della Urban, dall’agenzia regionale Film Commission che si occupa, in verità, della promozione in house del settore cinematrografico, non certo di nozze. E per questo motivo il sindaco di Caserta, Carlo Marino e il comandante della polizia municipale, Luigi De Simone, hanno pronta una denuncia per «falso» nei confronti dei vertici della fondazione regionale da consegnare direttamente in procura a Santa Maria Capua Vetere. In molti ora chiedono chiarimenti in Regione. Il matrimonio è stato autorizzato dal manager Mauro Felicori nelle sale del palazzo dei Borbone, ma è stato sin da subito tempestato di polemi che dopo la pubblicazione della foto del fioraio che «cavalca» il leone in marmo dello scalone centrale.

I due sposini avevano incaricato la Urban Production di organizzare l’evento, ma è stato poi Maurizio Gemma, direttore di Film Commission, la fondazione regionale, a firmare la richiesta al sindaco Carlo Marino. E ieri, c’è stata una lunga telefonata fra il governatore Vincenzo De Luca e Gemma. Per ora non ci sono provvedimenti disciplinari intrapresi, ma l’entourage vicino al governatore ha bollato l’iniziativa di Gemma come «inopportuna» considerandola anche «iniziativa privata». Pronte almeno tre interrogazioni in consiglio regionale, così come le richieste di dimissioni di Gemma da parte di politici.
 

Scoppiato il caso, scoppia anche il contrattacco. In tanti chiedono la «testa» di Gemma. Dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione cultura che parla di «un’interrogazione consiliare per fare chiarezza sul ruolo che la Film Commission della Regione Campania ha avuto nell’organizzazione del matrimonio», a Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia che parla di «profonde anomalie» relative all’orario di chiusura della reggia (alle ore 19 e 30). È già pronta l’interrogazione indirizzata al presidente della giunta regionale della Campania, invece, del consigliere regionale Fi, Gianpiero Zinzi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino