Movida violenta a Caserta, ​branco in azione davanti alla Reggia

Movida violenta a Caserta, branco in azione davanti alla Reggia
C'è chi sperava che la morte di Gennaro Leone potesse tramutarsi in uno spartiacque. Ma evidentemente a dettare tempi di pace è stato solo il presidio robusto da...

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C'è chi sperava che la morte di Gennaro Leone potesse tramutarsi in uno spartiacque. Ma evidentemente a dettare tempi di pace è stato solo il presidio robusto da parte delle forze dell'ordine. E così, appena il morso è stato allentato, è arrivato un nuovo episodio di violenza. Protagonista è stato un gruppo di ragazzini che ha dato il via alla lite nei pressi della Reggia per poi spostarsi in piazza Dante: nella notte tra sabato e domenica, una trentina di minuti dopo l'una. E quando sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza, gli artefici si erano già dileguati. C'è allora chi richiama a gran voce l'attenzione di questore e prefetto. E chi lancia anche una riflessione sulla responsabilità degli adulti nell'educazione dei giovani. La sensazione comune, in ogni caso, è che si sia trattato solo di un momento di pausa.


«È tornato tutto com'era ad agosto», ha commentato Rosi Di Costanzo del Comitato Vivibilità Cittadina Caserta. «Si vedono ragazzini e ragazzine con i cocktail in mano e si respira un clima pesante. I nostri figli sono preoccupati di uscire di casa in una Caserta in queste condizioni». Per Di Costanzo era evidente che la situazione non sarebbe cambiata radicalmente dopo un mese di presidi permanenti. «Farlo ogni tanto e comunicare data di inizio e di fine genera solo uno spostamento di certe persone, che poi ritornano pensando di fare quello che vogliono. Il nostro è un appello al questore e al prefetto che conoscono bene e da tempo ciò che accade nel centro della città. Se sono riusciti a trovare il numero di agenti utile al presidio di Caserta in un mese, non vedo perché non continuare anche dopo. Abbiamo la sensazione di essere tornati al giorno prima della morte di Gennaro Leone. E speriamo di non ritrovarci con un'altra tragedia».

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La presidente del comitato riferisce anche di avere dei video che testimoniano urla e grida alle 2 di notte in via Mazzocchi. «Si sapeva che questo periodo sarebbe stato ancora più delicato a causa delle elezioni e quindi di una sorta di vacatio amministrativa. E allora ci sarebbe voluta maggiore attenzione. Continuiamo a ripetere le stesse cose. Come è possibile che non ci si renda conto di quello che succede in questa città? Caserta non deve essere trattata come un bene di consumo, bensì per le potenzialità inespressa che ha. E questo passa per la sicurezza e per la vivibilità delle sue strade».


«Sembra quasi una vicenda incontrollabile», ha detto Lucio Sindaco, presidente provinciale di Confcommercio. «Quando ci sono molte persone, è più facile che siano presenti anche dei facinorosi. Ci può essere una scintilla indipendentemente dall'assunzione di alcol, perché siamo in presenza di una rabbia repressa che poi trova sfogo nella violenza. Le forze dell'ordine sono fondamentali come deterrente, ma quello che accade a Caserta da molto tempo è solo un sintomo di qualcosa che va analizzato più a fondo. Questura e prefettura devono fare il proprio lavoro e farci sentire tutti al sicuro. Ma bisogna ripartire dalle famiglie, dalle scuole, dalle associazioni. Che la violenza si manifesti quando la maggior parte dei locali è già chiusa può non danneggiare tutti gli esercizi commerciali però va guardata da un punto di vista di emergenza sociale. Evidentemente anche i lunghi periodi di didattica a distanza a causa della pandemia hanno ostacolato la missione dei docenti. Non è solo un problema di ordine pubblico e di alcol. Nel senso che questa è la manifestazione finale. Quindi bisogna ripartire dall'attenzione per le nuovissime generazioni, con le politiche sociali; con l'educazione e i buoni esempi da parte delle famiglie; con i docenti che speriamo potranno svolgere il proprio lavoro in presenza durante questo anno scolastico; con lo sport. Per questo mi auguro che chi siederà a Palazzo Castropignano dopo il ballottaggio possa costruire un tavolo con le associazioni dei commercianti che vengono danneggiate dalla violenza e dalle eventuali restrizioni».
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Il Mattino