Caserta, parcheggio in via Feudo San Martino: ambientalisti all'attacco

Attesa per il verdetto della Soprintendenza sull'opera voluta dal Comune

Via Feudo San Martino
Ore decisive per il parcheggio da realizzare nell'oasi di via Feudo San Martino nel rione Volturno. È atteso per questa settimana infatti il verdetto della...

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Ore decisive per il parcheggio da realizzare nell'oasi di via Feudo San Martino nel rione Volturno. È atteso per questa settimana infatti il verdetto della Soprintendenza sull'opera voluta dal Comune, del valore di quasi sei milioni di euro, da finanziare nell'ambito dei fondi Pinqua. Si tratta di un parere vincolante che potrebbe influenzare l'intero iter burocratico oltre che la costruzione dell'infrastruttura.

Due settimane fa era già stato inoltrato un preavviso di parere negativo in virtù del fatto che il sito prescelto ricade in un'area protetta, ma l'amministrazione aveva risposto inviando all'Ente di diramazione ministeriale le sue controdeduzioni e anche il documento di verifica preventiva di interesse archeologico per dimostrare la fattibilità del parcheggio. Contro l'opera sono schierati da mesi anche il comitato di quartiere, gli ambientalisti e le associazioni della rete Arcipelago che ieri hanno scritto alla Soprintendenza per segnalare alcune delle criticità riscontrate nel progetto. Contestano in particolare l'espianto degli alberi di alto fusto e temono per la loro sopravvivenza.  

«Abbiamo riscontrato - spiega Vincenzo Fiano del comitato Città viva - che nel progetto definitivo si parla di espianto ma senza specificare in che modo verrà effettuato e quali terapie verranno applicate alle piante, una volta riposizionate. Questo aspetto ci preoccupa particolarmente perché, dopo aver consultato un pool di esperti in materia, abbiamo avuto conferma del fatto che l'espianto non è una pratica semplice e soprattutto è molto bassa la percentuale di sopravvivenza, ciò significa che molti degli alberi sarebbero destinati a morte certa. Nel cronoprogramma dei lavori è poi indicato il termine di appena trenta giorni per lo spostamento di 36 alberature di alto fusto e non è inserita alcuna valutazione preventiva su modalità e tempistiche in relazione alle diverse specie. Infine viene paventata un'opera di mitigazione con la piantumazione di circa 25 nuovi alberelli. Ben venga ma non si può pensare che le nuove alberature con tronchi della circonferenza di pochi centimetri possano essere equiparati, per i benefici che producono, ad alberi secolari con un diametro di cinquanta centimetri».

Una pianta adulta, alta circa 25 metri, con una chioma di almeno 15 metri di diametro - secondo quanto riportato dagli agronomi - in un'ora di attività vegetativa, produce 1,710 Kg di ossigeno, divorando 2,350 Kg di anidride carbonica, pari alla quantità giornaliera di ossigeno sufficiente alla respirazione di tre persone. Nell'oasi sono presenti oltre 80 specie in prevalenza cipressi, tigli, platani, aceri, querce rosse, palme, lecci e ligustri. 

Non si è fatta attendere la replica dell'assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Marzo, che si dice «mortificato dal continuo braccio di ferro tra il Comune e alcune associazioni». 

«Intendo tranquillizzare gli ambientalisti ha dichiarato tutti gli interventi verranno effettuati nel massimo rispetto degli alberi e del verde pubblico. Soltanto una trentina di piante, quelle che si trovano nell'area interessata dagli scavi, verranno espiantate e ripiantate nel rispetto di tutte le prescrizioni ricevute dalla Soprintendenza. Tutte le altre non verranno toccate. E in più ne verranno piantate altre 25. Il parcheggio rappresenta un'opera di grande utilità per la città e l'interesse pubblico deve prevalere su tutto il resto. Da parte nostra c'è piena disponibilità ad accogliere consigli e suggerimenti per migliorare ulteriormente il risultato purché si dialoghi in modo produttivo». 

L'assessore si dice poi fiducioso in merito all'atteso parere della Soprintendenza: «Sono certo che sarà un parere favorevole - conclude - anche in virtù del fatto che abbiamo preso atto di tutte le prescrizioni che sono state segnalate e il bando di gara verrà preparato nel rispetto delle indicazioni ricevute». Se la Soprintendenza dirà sì al progetto, l'appalto potrebbe essere emanato già a fine agosto.

Se al contrario l'Ente ministeriale dovesse pronunciarsi negativamente sull'opera, il Comune dovrà decidere se e come modificare il progetto, valutando anche la possibilità di realizzare il parcheggio altrove. 

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Il Mattino