Ferito alla testa da pallottola vagante: «Monitorato 24 ore al giorno»

«I medici dell'ospedale di Caserta stanno monitorando 24 ore al giorno il piccolo Luigi, in attesa di segnali di ripresa». È quanto ha dichiarato il...

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«I medici dell'ospedale di Caserta stanno monitorando 24 ore al giorno il piccolo Luigi, in attesa di segnali di ripresa». È quanto ha dichiarato il direttore generale dell'ospedale di Caserta Mario Ferrante a proposito della situazione clinica del 14enne ferito alla testa, il pomeriggio della Vigilia di Natale, da un proiettile vagante mentre era con degli amici sul corso principale di Parete, comune del Casertano in cui vive con la famiglia.


L'adolescente è tuttora in coma farmacologico, vegliato dai sanitari e dai genitori. Intanto a Parete il sindaco Gino Pellegrino vieta con ordinanza l'uso di botti in paese.
 
Non si fermano inoltre le indagini sull'accaduto, ma gli inquirenti della Procura di Napoli Nord e i carabinieri della compagnia di Aversa sono ad un punto fermo, in attesa di capire il calibro esatto del proiettile, circostanza che potrebbe svelare anche il tipo di arma usata, se un'automatica come potrebbe essere una 7,65 o una pistola semiautomatica o a tamburo, come quelle in dotazione alle forze dell'ordine. Si tratta di un proiettile di grosso calibro, forse un calibro 9, ma gli inquirenti vogliono attendere gli esiti degli accertamenti tecnici.

Non è stato ancora individuato inoltre il punto da cui sarebbero partiti i colpi; si è sempre parlato di un balcone, nonostante si siano rincorse voci su proiettili sparati da un'auto in corsa, circostanza che non avrebbe trovato alcun riscontro; ancora oggi gli inquirenti parlano di un proiettile in ricaduta, esploso dunque verso l'alto, ma poi piombato sulla testa del ragazzo con una certa velocità, ma non tale da trapassargli il cranio e uscire, come sarebbe avvenuto se il colpo fosse stato sparato da distanza più ravvicinata o ad altezza di strada. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino