Caserta, polo oncologico da 22 milioni: ecco il piano Invitalia-privati

Caserta, polo oncologico da 22 milioni: ecco il piano Invitalia-privati
Una rete di diagnostica e cura per i pazienti oncologici: è questo lo scopo del progetto messo in campo da tre strutture della provincia di Caserta, accreditate con il...

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Una rete di diagnostica e cura per i pazienti oncologici: è questo lo scopo del progetto messo in campo da tre strutture della provincia di Caserta, accreditate con il sistema sanitario nazionale: Centro medico specialistico Hermes a Casagiove, Casa di cura Villa Fiorita e Capua Center, entrambi con sede a Capua. Le tre aziende puntano a costituire una «rete oncologica» per garantire ai pazienti le cure migliori, nel minor tempo possibile, in centri più attrezzati in termini di tecnologie e di professionalità.


Sarà adottata un'organizzazione del tipo «Hub & Spoke» in grado di offrire percorsi strutturati di diagnosi e cure oncologiche: Hermes e Capua Center (Spoke) diagnosticano la patologia e indirizzano i pazienti verso Villa Fiorita (Hub) dove vengono fornite le cure necessarie. L'operazione avviene con il supporto di Invitalia che, su 22,4 milioni complessivi, concede agevolazioni per 16,3 milioni attraverso il Contratto di sviluppo: 8,6 sotto forma di finanziamento agevolato e 7,7 sotto forma di contributo a fondo perduto. Le risorse sono messe a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico. «L'intervento di Invitalia ha dichiarato Raffaella Sibillo, generale manager di Villa Fiorita e Hermes - consente la realizzazione di un progetto ambizioso che si pone il duplice obiettivo di garantire l'incremento dell'occupazione e un'offerta assistenziale più rispondente alla reale domanda del territorio nel settore della diagnosi e cura delle neoplasie».

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Un investimento di oltre 22 milioni di euro per creare una più efficiente rete sanitaria dedicata alla diagnosi e alla cura dei tumori. Il progetto in questione «è un contratto di sviluppo inoltrato nel 2015 - precisa Sibillo, insieme al direttore amministrativo del centro Hermes, Giovanni Oliviero -. Chiaramente il progetto mira a potenziare la risposta alla domanda di un territorio, quello casertano, abbastanza martoriato dalle malattie neoplastiche». Villa Fiorita sarà ampliata con un nuovo reparto di radioterapia e una sala Tac con una seconda unità terapica.

Il Capua Center sarà dotato di una nuova unità produttiva per incrementare le prestazioni, grazie anche ad apparecchiature di ultima generazione nel campo della diagnostica per immagini. Il centro specialistico Hermes sarà ampliato e trasferito in una nuova sede, sempre a Casagiove. «Senza altro - continuano i due amministratori - verrà realizzato un secondo bunker per la Radioterapia (assente nell'offerta della sanità pubblica). Il centro Hermes, poi verrà trasferito in un edificio più grande, già in fase di costruzione. A tutto ciò si aggiunga l'acquisto di macchinari molto costosi e importanti per la diagnostica, quindi utili alla Radiologia e alla Medicina nucleare». Anche al Capua Center verrà rafforzato tutto l'apparato per la diagnostica, attraverso l'acquisto di macchinari di più alta definizione. Da non trascurare il valore del progetto da un punto di vista occupazionale.


«Questo investimento ha affermato l'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri può aiutare la provincia di Caserta a offrire una risposta più efficace alle esigenze di cura in campo oncologico. Il progetto conferma il nostro impegno al fianco delle imprese sanitarie del Sud che puntano a elevare i propri standard e a creare nuovi posti di lavoro». Verranno creati a regime 25 nuovi posti di lavoro: 14 per Hermes, 7 per Villa Fiorita e 4 per Capua Center. Ora, però, resta da attendere la comunicazione della quantificazione ufficiale in modo da poter avviare l'iter burocratico per la realizzazione dell'intera rete oncologica. A seguire, verrà completata la nuova struttura del centro Hermes.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino