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Scarti di lavorazione del legno abbandonati e dati alle fiamme: è l'accusa a carico di un imprenditore di Roccamonfina, nel Casertano, cui i carabinieri forestali hanno notificato la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura.
L'indagine è partita da numerosi episodi di roghi di materiale in legno abbandonato in un fondo della località Socce di Roccamonfina; i carabinieri delle stazioni di Roccamonfina e Vairano hanno quindi installato nella zona delle telecamere di videosorveglianza, constatando almeno quattro casi di scarti di lavorazione del legno portati nel fondo con un trattore munito di rimorchio, abbandonati e dati alle fiamme.
I successivi accertamenti hanno permesso agli inquirenti di risalire al proprietario dei mezzi, appunto l'imprenditore titolare di un'azienda del settore lavorazioni boschive e commercio all'ingrosso di legno, e dei due suoi operai che materialmente sversavano i rifiuti. I mezzi meccanici sono stati sequestrati.
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