L'assessore all'ambiente del Comune di Caserta, Franco De Michele, probabilmente, non avrà letto «La profezia di Celestino», il libro-rivelazione di...
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Ma ora, i Comune si è affidato a delle ditte esterne incaricate con determine: incarichi diretti per potare alberi. E così, succede che a Caserta si tagliano alberi e si lasciano crescere all'infinito le piante. Una gestione del verde umorale e altalenante quella del Comune di Caserta che, da un lato, decide di abbattere alberi malati e dimenticati con incarichi a tempo- come gli arbusti, una sessantina dall'inizio dell'anno - tagliati perché considerati a rischio, e dall'altro lascia nell'incuria le piante di rosmarino presenti nelle rondò e nelle isole di spartitraffico davanti alla stazione ferroviaria (biglietto da visita per i turisti che arrivano in città per visitare la Reggia) e lungo via Roma. In realtà, ciò che ha portato al taglio di molti arbusti, nei mesi scorsi, sarebbe stata proprio l'assenza di manutenzione, unita probabilmente a una patologia (le radici soffocate fanno pensare all'armillaria, un fungo molto resistente che provoca il marciume radicale, ma non si esclude la cocciniglia, altro parassita delle piante) che potrebbero aver fatto inaridire gli arbusti tranciati.
E allora, come arginare il degrado che nel centro della città è visibile ai cittadini e ai turisti?
Con una semplice forbice da potatura, mezza giornata di lavoro e buona volontà da parte della ditta incaricata della manutenzione del verde cittadino. In bilancio, approvato, c'è una voce che prevede la manutenzione del verde. Si spera che sia seguita dai fatti e non resti «voce». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino