Delitto di stalking e lesioni personali sono i reati che hanno portato all'arresto di un insospettabile insegnante: si tratta di un quarantaseienne napoletano domiciliato a...
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L'ultimo atto di una follia persecutoria che si perpetrava da alcuni anni nei riguardi di due donne, entrambe trentacinquenni «ree» di svolgere la propria attività lavorativa nella cittadina rivierasca, luogo prediletto dal presunto persecutore. Le aveva adocchiate in sella alla sua mountain bike per le vie cittadine. Le due donne erano diventate l'oggetto della sua ossessione seppur in lassi di tempo diversi. La prima alla quale pare avesse dedicato esasperate attenzioni sarebbe stata da lui pedinata. I primi approcci consistevano nel fissarla. Non distoglieva mai lo sguardo dalla giovane. Se non la trovava nei luoghi da lei frequentati, la cercava, con impazienza. Non sopportava di non vederla, doveva incontrarla a ogni costo: attendeva che terminasse il suo turno al lavoro e la pedinava fino al rientro a casa. Spaventata da questo comportamento, la donna lo ha denunciato ai militari. Il presunto stalker, dunque, avrebbe deviato le sue mire sull'altra donna dopo circa un anno dal primo episodio.
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L'atteggiamento persecutorio nei confronti della seconda vittima pare sia stato più aggressivo. Avrebbe iniziato a perseguitarla ossessivamente e agli accenni di rifiuto di lei avrebbe reagito con offese continue, in una occasione strattonandola violentemente e cercando di baciarla. L'aggressione non si sarebbe consumata poiché la malcapitata sarebbe riuscita a scappare. L'ennesima denuncia a carico dell'uomo ha portato all'applicazione del «codice rosso». A quanto pare, l'uomo sarebbe stato devastato da un esaurimento nervoso e dalla depressione. La violenza nel suo rituale persecutorio pare fosse la regola. La stessa che lo avrebbe indirizzato contro la prima donna quando, contravvenendo a una disposizione dell'autorità giudiziaria, si sarebbe messo alla sua ricerca. Non trovandola e all'invito di un conoscente ad allontanarsi, l'uomo avrebbe reagito con il lancio di un oggetto, colpendolo di striscio sulla parte alta dello zigomo e provocandogli una lieve contusione.
L'uomo, in preda all'ira, si sarebbe diretto dall'altra donna riversandole contro tutta la sua rabbia, ingiuriandola e minacciandola. E la donna, non reggendo al peso di tanta brutalità, sarebbe svenuta. In un barlume di lucidità, l'uomo si è allontanato dai luoghi delle aggressioni in sella alla sua bici dirigendosi verso Baia Murena. Intercettato da una pattuglia di carabinieri postasi sulle sue tracce, è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere tra una folla di persone che cercava di farsi giustizia da sé.
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Il Mattino