Centro polifunzionale dedicato a una vittima della camorra

Cetro polifunzionale: «E' dedicato a una vittima della camorra»
«Uno spazio per promuovere la cultura, l’associazionismo e la voglia di stare insieme». Così è stato definito dal sindaco di Villa Literno, Nicola...

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«Uno spazio per promuovere la cultura, l’associazionismo e la voglia di stare insieme». Così è stato definito dal sindaco di Villa Literno, Nicola Tamburrino il nuovo centro polifunzionale di via Santa Maria a cubito, nei pressi della rotonda, inaugurato ieri alla presenza del vescovo di Aversa monsignor Angelo Spinillo, oltre ai bambini, dirigenti e professori delle suole locali. La struttura, ricavata da una vecchia centrale elettrica abbandonata da anni, è stata intitolata a Giuseppe Rovescio, giovane liternese ucciso a soli 23 anni dalla camorra nel 2003.

«Abbiamo pensato di intitolare a lui il centro perché Giuseppe era una persona molto impegnata nel sociale. Sempre attivo anche per quanto riguarda l’organizzazione del carnevale e delle attività culturali del nostro paese», ha sottolineato il sindaco che ha aggiunto: «Era giusto che il nome di una vittima innocente della camorra, diventasse un fulcro di speranza per i giovani». Grande emozione anche per i familiari e per Leonilde, la sorella di Rovescio che ha detto: «È un onore per noi questo riconoscimento, ci fa piacere che il nome di Giuseppe sia accostato ad attività di questo tipo, poiché lui amava stare tra la gente e partecipare alla vita sociale del paese. Ora - ha aggiunto - è necessario utilizzare al meglio la struttura».
Il centro polifunzionale, costato circa 1 milione di euro e finanziato con fondi europei, sarà attivo e fungerà anche da aula per ospitare il consiglio comunale, un fattore importante quest’ultimo poiché ha permesso all’Ente di disdire il fitto della sala Splendore ubicata in piazza Marconi, in cui fino a qualche mese addietro si tenevano le riunione d’assise.

«Creare luoghi di unione e di accoglienza è sempre da lodare», ha ricordato il vescovo Spinillo durante la benedizione, mentre il sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere Domenico Musto e il magistrato Federica Ronzini, hanno ricordato l’importanza di «lottare per i veri valori e la necessità che ogni cittadino si impegni per aiutare la comunità in cui vive». Con la struttura funzionante le associazioni avranno a disposizione dieci piattaforme internet, oltre ad uffici ed aree esterne. Intanto la prossima settimana sarà aperta la villa comunale. Passi avanti si stanno facendo anche per il recupero della tensostruttura adiacente alla scuola media Leonardo da Vinci, vandalizzata lo scorso mese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino