Chiesa nuova, i ladri più veloci del vescovo

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Non è stata ancora inaugurata, ma è stata già oggetto di un furto. Aperta da pochi mesi, in attesa che il vescovo presieda l’evento inaugurale, la...

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Non è stata ancora inaugurata, ma è stata già oggetto di un furto. Aperta da pochi mesi, in attesa che il vescovo presieda l’evento inaugurale, la Chiesa Santa Maria del Mare di Castel Volturno è stata già visitata dai ladri. L’altro giorno, poco dopo le 14, approfittando di una persiana della sacrestia rimasta leggermente aperta, ignoti malviventi si sono introdotti nell’edificio di culto del Villaggio Coppola. Hanno forzato la persiana e una volta all’interno hanno fatto sparire alcuni oggetti che si trovavano nei pressi dell’altare. Non si è trattato di un furto su commissione, perché i malviventi hanno razziato ciò che per prima hanno trovato sul loro percorso, né di un furto di opere sacre.

 
La Chiesa di don Antonio Palazzo è un tempio moderno dove non sono custoditi oggetti sacri d’origine antica. I ladri hanno portato via tre grossi candelabri, suppellettili utilizzati dalla Chiesa per i battesimi e un ventilatore portatile; decisamente un bottino piuttosto misero. Peraltro, ci sono anche dei sospetti sui responsabili del furto. La Chiesa, infatti, è dotata di un sistema di videosorveglianza e il parroco ha consegnato le registrazioni alla locale caserma dei carabinieri. Le immagini hanno immortalato due uomini che hanno commesso l’effrazione, mentre un terzo complice è rimasto fuori a fare il palo. Secondo padre Antonio Palazzo, due dei tre malviventi sono le stesse persone che si erano rivolti a lui un’ora prima per ottenere del cibo. Avevano spiegato di trovarsi in condizione d’indigenza e avevano chiesto aiuto. Il parroco li aveva invitati a tornare nel pomeriggio, nel frattempo avrebbe cercato di recuperare degli alimenti. Evidentemente, non avevano troppo tempo a disposizione, perché sono tornati appena un’ora dopo e hanno portato a segno il colpo. Ritenuto evidentemente più redditizio del pacco alimentare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino