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Sul problema dell'elevato numero di cinghiali presenti in alcune aree di Terra di Lavoro, che spesso rappresentano un pericolo per i campi coltivati, la biodiversità, gli automobilisti e anche per le persone quando gli animali selvatici affamati si spingono nei centri abitati, intervengono i candidati al Parlamento dell'Alleanza Verdi-Sinistra, Giuseppina Fontanella e Beniamino Rega, mettendo subito in chiaro che «la caccia selettiva non è una soluzione», come sostengono, invece, esponenti di altri partiti «solo per accaparrarsi il voto dei cacciatori». Ed ecco perché: «La caccia selettiva - affermano Fontanella e Rega - non è la soluzione al contenimento demografico dei cinghiali, ma forse la causa della loro proliferazione. La destrutturazione dei gruppi familiari, costituiti da tre o più femmine adulte di età diversa, comporta una precoce dispersione di animali giovani sul territorio, nell'ambito del quale potranno incontrare maschi solitari o giovani maschi in dispersione o, ancora, maiali domestici. Esistono invece proposte incruente e rispettose del benessere animale la cui sperimentazione è ostacolata a vari livelli: da quelli burocratici a quelli ideologici o lobbistici».
Il Mattino