Pizzo di Natale e minacce con le armi: condannate le nuove leve del clan D'Albenzio

Pizzo di Natale e minacce con le armi: condannate le nuove leve del clan D'Albenzio
Imponevano la rata maggiore del pizzo a Pasqua e Natale e Ferragosto ma non disdegnavano di taglieggiare imprenditori e commercianti per il resto dell'anno. Le nuove leve...

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Imponevano la rata maggiore del pizzo a Pasqua e Natale e Ferragosto ma non disdegnavano di taglieggiare imprenditori e commercianti per il resto dell'anno. Le nuove leve del gruppo camorristico D'Albenzio, collebato ai Belforte di Marcanise, sono state condannate dal Gup Egle Pilla del Tribunale di Napoli. 

Il giudice ha comminsato 5 anni e 4 mesi a Giuseppe Amato; 5 anni e 4 mesi per Lidia Maricela Apostolie; 16 anni per Salvatore D'Albenzio, figlio di Domenico alias 'o Faraon; 5 anni per Antonio D'Angelo; 2 anni e 8 mesi per Ernesto Di Cicco; 5 anni e 4 mesi per Achille Fiorillo; 4 anni per Antonio Mastropietro; 2 anni per Vincenzo Russo, a cui è stato concesso il beneficio della sospensione della pena; 10 anni per Palladino Spallieri. Pene inferiori alle richieste della Dda. Nel collegio difensivo c'erano gli avvocati Valerio Stravino, Mario Corsiero, Sergio Ricca, Marco Schiavone, Rossana Merenda e Del Piano. 

 

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Il Mattino