Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ha condannato i fratelli Francesco e Massimo Russo, fratelli del capoclan Peppe Russo, detto «il padrino»,...
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L'indagine evidenziò gli interessi del clan anche nei settori delle sale bingo, nella distribuzione del caffè, e nella gestione dei cavalli da corsa. In quell'occasione, infatti, fu arrestato anche un fantino di fama, Mario Minopoli (difeso dagli avvocati Paolo Trofino e Alfredo Marrandino), che aveva condotto un cavallo, Madison Om, di proprietà, secondo la procura antimafia, di Massimo Russo. Al fantino veniva contestata l'intestazione e l'interposizione fittizia con l'aggravante di avere agevolato un clan mafioso. Il pm aveva chiesto per lui quattro anni e mezzo di carcere. Il giudice però ha escluso l'aggravante e dichiarato prescritto il reato.
Condannato il collaboratore di giustizia Roberto Vargas, a due anni e otto mesi. Poi, pene tra 8 e 10 anni sono state inflitte ad alcuni imprenditori. Dodici anni e mezzo sono stati comminati, invece, a Giugliano Martino (detenuto al 41 bis), cognato di Massimo Russo, esponente di spicco del gruppo Russo e della fazione Schiavone del clan dei Casalesi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino