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Sono state impugnate davanti al Tar Campania le delibere consiliari con cui è stata decretata la decadenza dei consiglieri comunali di opposizione a Cesa: l'intero gruppo di Uniti per Cesa composto da Carmine Alma, Ernesto Ferrante, Amelia Bortone e Maria Verde.
Un'operazione che, di fatto, ha azzerato le opposizioni tenuto conto che i subentranti, di fatto, hanno effettuato, seppure senza dichiarazioni ufficiali, adesione alla maggioranza. Basta guardare i risultati dei lavori della seduta di consiglio comunale tenutasi ieri. Le decisioni di decadenza sono state adottate nonostante le giustificazioni con le quali è stato specificato, nel dettaglio, il motivo delle assenze (protesta politica legittimamente manifestata anche mediante la non partecipazione alle adunanze consiliari). Il tutto senza mai interferire, negativamente, sul funzionamento del consiglio comunale (che ha 8 consiglieri di maggioranza e 4 di minoranza).
Mentre il governo ha stabilito la proroga per l'approvazione del bilancio 2024 al 15 marzo, il Comune di Cesa, per il secondo anno consecutivo, approva il bilancio nel termine previsto dalla legge. «È un piccolo primato che abbiamo realizzato in termini di buona amministrazione - ha ricordato in aula il sindaco Enzo Guida - per fare ciò è indispensabile che vi sia un grande lavoro degli uffici. Avere un bilancio operativo dal primo gennaio significa lavorare per raggiungere i traguardi amministrativi».
È stato anche approvato un emendamento, proposto dalla minoranza, in tema di baratto amministrativo, per consentire alle persone in difficoltà, di corrispondere la tassa sui rifiuti, attraverso il lavoro di pubblica utilità. Prima del bilancio, sono state approvate le delibere relative al piano triennale delle opere pubbliche, il piano delle dismissioni e la ricognizione dei servizi pubblici. Altri punti all'ordine del giorno sono stati approvati all'unanimità.
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