Coniugi uccisi, investitore drogato: «Ho visto una macchia verde»

Coniugi uccisi, investitore drogato: «Ho visto una macchia verde»
Aversa. Due autopsie e poi la riconsegna delle salme ai familiari per lo straziante rito funebre. Domani presso l’obitorio del «Santa Maria Goretti» di Latina e...

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Aversa. Due autopsie e poi la riconsegna delle salme ai familiari per lo straziante rito funebre. Domani presso l’obitorio del «Santa Maria Goretti» di Latina e del «Fabrizio Spaziani» di Frosinone, verranno eseguiti gli accertamenti sui corpi di Rosaria Orlando e Giancarlo Marrandino, marito e moglie travolti ed uccisi domenica pomeriggio in provincia di Frosinone da una Smart con alla guida Francesco Scarsella, un pregiudicato ciociaro che era sotto effetto di cocaina. 




Il trentaduenne, da undici anni senza patente perché revocata, è stato arrestato con l’accusa di «omicidio stradale plurimo». Da ieri si trova piantonato presso l’ospedale di Frosinone dove questa mattina verrà interrogato dal Gip del tribunale per la convalida del fermo. Non può parlare con nessuno tranne che con medici e il suo avvocato. Ed è stato lo stesso legale, Tony Ceccarelli a raccontare che i ricordi di Francesco Scarsella si fermano nel momento in cui «ha visto qualcosa di verde che si catapultava nella sua Smart. Poi il buio». Sempre secondo quanto riferito dal legale, solo dopo alcune ore l’uomo ha appreso della morte di Giancarlo e Rosaria, una coppia residente a Cassino ma originaria della Campania. Lui giovane ingegnere Fca nato ad Aversa e lei a Sant’Antimo. Innamorati, felici e strappati alla vita a causa di un tragico sinistro. Sconcertanti le prime indiscrezioni trapelate e riguardanti l’esatta dinamica dell’incidente che si è verificato lungo la Casilina, in territorio di Ferentino e in un tratto ritenuto pericoloso e funesto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino