OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La polizia metropolitana di Napoli, diretta dal comandante Lucia Rea, sta eseguendo da alcune settimane una serie di controlli a tappeto degli allevamenti bufalini nei territori di Pietramelara, Formicola, Pontelatone, Baia e Latina, Alife, per contrastare la gestione illecita dei liquami di allevamento e altri reati ambientali.
In particolare, con il coordinamento del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, la polizia metropolitana ha ispezionato 15 aziende, denunciando 15 persone ed effettuando ben 10 sequestri penali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, tra cui materiali bituminosi, scarichi abusivi, concimaie non a norma i cui liquami fuoriuscivano verso canali e aree naturali, manufatti edilizi abusivi.
I reati accertati sono gestione illecita dei rifiuti speciali, inquinamento e scarichi idrici abusivi, abusivismo edilizio, gestione illecita degli effluenti di allevamento, violazioni alla normativa sulla sicurezza luoghi di lavoro.
«La legge ammette la pratica della utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento mediante spargimento sul suolo dei letami e liquami, la cui disciplina si pone in deroga alla normativa sui rifiuti, in quanto, se effettuata in modo corretto, essa è una forma di recupero delle sostanze nutritive ed ammendanti organiche contenute nel letame. Il limite dell’utilizzazione agronomica è che una sua non corretta e razionale gestione può comportare forme di inquinamento causate da reflui che vengono sversati direttamente nelle acque superficiali oppure dalla utilizzazione dei reflui in quantità non corrette e in epoche sbagliate da un punto di vista agronomico e meteorologico», afferma il consigliere delegato alla polizia metropolitana, Salvatore Pace.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino