Coronavirus a Caserta, il contagio non rallenta in Terra di Lavoro: 24 casi

Coronavirus a Caserta, il contagio non rallenta in Terra di Lavoro: 24 casi
Il ventiduesimo caso positivo al Coronavirus della provincia di Caserta è stato un 23enne di Casagiove che ha fatto il tampone al Cotugno ed ha avuto risopsta nel...

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Il ventiduesimo caso positivo al Coronavirus della provincia di Caserta è stato un 23enne di Casagiove che ha fatto il tampone al Cotugno ed ha avuto risopsta nel pomeriggio. La conta però in serata è salita a quota 24: altri 8 infettati in Campania di cui due della provincia di Caserta.

Del paziente di Casagiove si conosce soltanto nome, cognome e residenza. Dunque, secondo protocollo, è verosimile che la persona abbia chiamato il 118 presentando una motivazione abbastanza plausibile da poter richiedere di essere sottoposto il test, effettuato poi direttamente all'ospedale Cotugno. Sarà ora l'unità operativa di Prevenzione collettiva a dover ricostruire la rete dei contatti e capire in che modo l'uomo abbia potuto contrarre il Covid 19.

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Intanto, al pronto Soccorso del Moscati di Aversa è stato ricoverato e messo in isolamento un uomo che è stato sottoposto al tampone per il Coronavirus. Proprio ad Aversa, nei giorni scorsi ci sono stati dei momenti di paura legati ad un paziente ricoverato in Terapia Intensiva. Dopo diverse valutazioni, i medici hanno pensato di fare il tampone al Covid 19. Per fortuna, l'esame ha avuto esito negativo.
L'arrivo di tante persone dalle zone rosse del nord Italia ha sicuramente rimesso in allerta le aziende sanitarie della provincia di Caserta. Mentre l'Asl ha avviato degli interventi per potenziare l'ospedale di Maddaloni, l'Aorn Sant'Anna e San Sebastiano si sta organizzando per istituire un reparto «Covid». Interessato al nuovo progetto di organizzazione per l'emergenza Coronavirus sarà l'intero dipartimento dell'emergenza del nosocomio provinciale. Dunque, l'accesso al Pronto Soccorso sarà assicurato a tutti, con le cautele per i casi sospetti. Per questi ci sono le stanze dedicate all'isolamento. Poi, in caso di positività, si distinguerà paziente per paziente dalla gravità dei sintomi presentati. Dunque, per quelli con sintomi più lievi saranno messe a disposizione delle stanze della Medicina d'urgenza, vale a dire il piano sopra al Pronto Soccorso. Per quelli con sintomi più gravi, verrà messo a disposizione il reparto della Ginecologia da cui stanno trasferendo i pazienti in altri reparti per liberare le stanze.
PNEUMOLOGI
Qui, ci saranno medici dell'urgenza e gli pneumologi che potranno seguire i pazienti con una maggiore gravità. Per quelli in condizioni critiche resterà a disposizione il reparto di Terapia Intensiva, al piano che si trova sotto il Pronto Soccorso. Con questa organizzazione, i pazienti sospetti e positivi affetti da Coronavirus saranno tutti nella stessa palazzina N, senza rischiare di diffondere il contagio tra i corridoi dell'ospedale casertano. I pazienti verranno così seguiti dai medici e dagli infermieri (circa 50 unità in tutto), muniti dei dispositivi di protezione, senza interazione di altro personale. Le 50 unità dell'emergenza dell'ospedale di Caserta già da diversi giorni stanno lavorando in stato di emergenza senza risparmiarsi o lasciarsi prendere dal panico per la probabile infezione da Coronavirus, così come tutto l personale dell'emergenza del sistema sanitario casertano. Intanto, proprio nella serata di ieri c'è stata una riunione presso la Prefettura di Caserta che ha visto partecipare tutte le forze in campo. All'ordine del giorno, lo stato di sicurezza e di ordine pubblico, visti i nuovi arrivi dalle zone rosse.
IL VESCOVO

Anche il vescovo di Caserta Giovanni d'Alise ha siglato un comunicato in cui regola l'attività parrocchiale in questo stato di emergenza. Sono sospese le celebrazioni pubbliche così come le messe esequiali (per cui verrà fatta la benedizione alla salma). I battesimi e i matrimoni verranno celebrati solo in presenza dei testimoni e dei familiari in senso stretto. L'accesso ai luoghi di culto verrà consentito solo per le preghiere individuali. Naturalmente sono sospese le feste parrocchiali e le sagre, oltre alle manifestazioni socio-parrocchiali. È possibile per il parroco compiere la visita ai malati. Tutte queste regole sono affisse davanti ogni chiesa e a chiudere tale comunicato, c'è una preghiera di conforto del vescovo di Caserta. Nella preghiera, il messaggio ai fedeli è: «Alimentiamo con la preghiera la nostra vita spirituale».
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Il Mattino