Coronavirus, a Caserta medici a domicilio e stop a catena di contagio

Coronavirus, a Caserta medici a domicilio e stop a catena di contagio
Nessuno stop per l'assistenza a domicilio dei pazienti Covid dell'Asl di Caserta. Nonostante i numeri di Pasqua e Pasquetta dei nuovi casi positivi non siano allarmati, i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nessuno stop per l'assistenza a domicilio dei pazienti Covid dell'Asl di Caserta. Nonostante i numeri di Pasqua e Pasquetta dei nuovi casi positivi non siano allarmati, i Team Covid hanno continuato ad operare senza sosta per tutti gli infetti in isolamento domiciliare. Sono sette i pazienti risultati positivi nella giornata di domenica e altri sei nella giornata di ieri.


LEGGI ANCHE Coronavirus nel carcere di Caserta, i detenuti: «Massacrati in cella»

Il totale dei casi positivi in tutta la provincia, quindi, ora è 381, di cui 87 guariti e 35 deceduti, su un totale di 5181 tamponi processati dall'inizio dell'emergenza. I reali positivi, però, ovvero coloro che attualmente sono infetti di Coronavirus, sono 259, mentre le persone in quarantena obbligatoria sono 372 e quelli in autoisolamento fiduciario 2553. In questi sono inclusi anche quattro pazienti non residenti in territorio provinciale, ma ricoverati presso strutture dell'Asl di Caserta. Al netto di questi numeri, nella giornata di ieri è poi emersa una positività a Pineta Grande, a Castel Volturno, e sembrerebbe che anche qualche operatore sia risultato positivo. Già in quella struttura sono stati fatti circa 70 tamponi fino a due giorni fa e continuerà il monitoraggio degli operatori della struttura. «I numeri non sono alti, ma non voglio essere ottimista: bisogna aspettare per capire realmente qual è la situazione nel Casertano», commenta il direttore generale dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo. «Quello che potrebbe preoccupare - continua il manager - è la presenza in provincia di medici e infermieri che lavorano in altri ospedali della regione, ma residenti qui». Intanto, insieme al lavoro degli ospedali Covid, non si è fermata neanche l'attività di tutti gli operatori dei centri assistenziali per il territorio, quelli cioè che sono impegnati costantemente sui pazienti positivi e sospetti positivi in isolamento domiciliare. «Non si sono mai fermati nel monitoraggio di questi pazienti» dichiara il direttore Russo.


I Team Covid, ovvero quegli specialisti di diverse specializzazioni raggruppati in squadre per seguire il paziente con Coronavirus, hanno dei centri di riferimento: il primo nato è quello di Grazzanise, a cui seguono quelli di Caserta e Piedimonte Matese. Ogni squadra territoriale prende in carico persone con infezione o in attesa di esito di tampone (e in questo caso è prevista già la somministrazione della terapia precoce). Il centro di Grazzanise, il cui Team Covid è coordinato Da Vincenzo Grella, è quello più attivo sul territorio, almeno per ora. Tra i compiti c'è anche quello di seguire i pazienti che vengono dimessi, una volta guariti, dall'ospedale Covid di Maddaloni, come è successo per due persone dimesse il 4 aprile scorso. In pratica, non c'è solo l'assistenza e l'osservazione dei pazienti positivi: tra i compiti del Team Covid c'è anche quello di seguire i pazienti una volta guariti. «Siamo tutti medici, specialisti in diverse branche, come anestesia e pneumologia. Le decisioni terapeutiche vengono prese sempre dal team: esiste il confronto costruttivo sui pazienti, anche su quelli che si presentano come casi più articolati», spiega Mariachiara Pizzeghella, medico di Igiene e Medicina Preventiva, che insieme a diversi colleghi, opera nel centro di Grazzanise. Ovviamente il Team è munito di tutta quella strumentazione necessaria per effettuare esami diagnostici sul paziente presso il suo domicilio. Una volta focalizzato il quadro clinico, tutti gli specialisti del Tea, tra cui l'anestesista e lo pneumologo, viene deciso il piano terapeutico. Cosa fondamentale è il monitoraggio e conoscere in ogni momento l'andamento dei sintomi e della malattia. «Ci stiamo rendendo conto - continua la referente Pizzeghella - che prendendo i pazienti a domicilio, arriviamo molto prima ad intervenire sul paziente che in questo modo non aggrava i sintomi: per molti non è stato reso necessario l'ossigenoterapia, ad esempio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino