Cosentino accusa: «Dossier di Vito contro di me per non farmi candidare alle Regionali»

Cosentino accusa: «Dossier di Vito contro di me per non farmi candidare alle Regionali»
CASERTA - Ammette le raccomandazioni, perché «così facevan tutti», e parla di dossier raccolti da politici che «volevano ostacolare» la sua candidatura alla carica di...

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CASERTA - Ammette le raccomandazioni, perché «così facevan tutti», e parla di dossier raccolti da politici che «volevano ostacolare» la sua candidatura alla carica di governatore. Incartamenti della cui esistenza dice di aver appreso da giornalisti che però, a quanto pare, mai diedero credito a quelli che, in una fase in cui le notizie su indagini sul sottosegretario all'Economia si susseguivano senza ufficialità, sembravano più pettegolezzi di Palazzo che certezze giudiziarie. Ieri, Nicola Cosentino, rispondendo alle domande del pm Alessandro Milita nel corso del processo Eco4 in corso a Santa Maria Capua Vetere, procedimento in cui risponde di concorso esterno in associazione mafiosa, ha conferito a lungo sul suo biennio da sottosegretario, raccontando un episodio che avrebbe avuto per protagonista Alfredo Vito, ex parlamentare di Forza Italia, conosciuto come «mister 100mila» perché, nell’87, quando fu eletto alla Camera con la Dc, ottenne appunto 100mila preferenze. Vito, peraltro, «profetizzò» l’arresto di Cosentino. «Ce l’aveva con me perché impedii che fosse in lista per le Politiche nel 2008 e, per non farmi candidare alle elezioni regionali della Campania, nel 2010, Vito raccolse un dossier che propinò a vari giornali». La senatrice Capacchione, al riguardo, ha chiarito: «Quando Vito mi disse del dossier, lo invitai a recarsi in procura».

Cosentino, sempre ieri, ha parlato delle assunzioni segnalate all'Eco4 e al Consorzio Rifiuti Ce4: rispuntano i nomi dei nipoti del cardinale Crescenzio Sepe. «Mi furono indicati dall'ex assessore di Caserta, Giuseppe Corbo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino