Nicola Cosentino si avvale della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia, nel carcere di Terni, per la vicenda che ha portato al suo terzo arresto, per i...
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L'ex sottosegretari ha chiesto espressamente di essere interrogato, per la vicenda dei trattamenti di favore ricevuti a Secondigliano, di essere ascoltato dai pubblici ministeri Vanorio e D'Alessio, che hanno coordinato l'inchiesta che ha portato a tre arresti (Cosentino, il cognato Giuseppe Esposito e l'agente penitenziario Umberto Vitale; la moglie di Cosentino ha invece ricevuto l'obbligo di soggiorno a Caserta).
L'accusa è quella di aver corrotto l'agente penitenziario al fine di far introdurre in cella dolci, frutta ed altri generi di conforto non ammessi dal regolamento carcerario. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino