CASERTA - È durissimo l'attacco che Nicola Cosentino sferra all'ex presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis, accusato senza mezzi termini di...
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Il pm della Dda di Napoli Alessandro Milita è a questo punto intervenuto: «Nella telefonata però si parlava anche dell'appoggio che lei aveva ricevuto dal clan in precedenza». L' ex coordinatore regionale di Forza Italia e Pdl ha continuato però con la ricostruzione. «Se analizziamo i flussi di voti alle provinciali del 2005, si può notare che De Franciscis mi ha battuto nettamente nei Comuni in cui la presenza criminale è maggiore, come Marcianise, Orta di Atella e Gricignano d'Aversa. In questi ultimi due Comuni inoltre, proprio in quel periodo i sindaci Brancaccio e Lettieri crearono la società multiservizi Gmc con i fratelli Orsi, ritenuti legati al clan Bidognetti. Entrambi i sindaci sono stati poi arrestati in un'inchiesta Dda».
«Il 41 bis è inumano, e oggi, dopo aver conosciuto in prima persona la situazione delle prigioni italiane, non voterei mai più a favore del suo inasprimento come feci alcuni anni fa su proposta dell'allora Ministro della Giustizia Angelino Alfano. Ho cambiato idea». Lo ha affermato l' ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino rispondendo nell'aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ( Caserta) alle domande del suo legale Agostino De Caro. Cosentino, imputato per concorso esterno in associazione camorristica e detenuto nel carcere di Terni, già nella scorsa udienza, criticò il trattamento carcerario cui è stato sottoposto, in particolare quando era nel carcere di Secondigliano, a Napoli, dove è rimasto da marzo 2013 ad aprile 2015 con un intervallo di sei mesi. «Sono stato trattato peggio di un boss», disse, ricordando di non aver potuto incontrare la moglie per oltre 10 mesi. L' incontro con la moglie è poi avvenuto solo qualche giorno fa, dopo che alla moglie dell'ex politico, condannata qualche giorno fa per corruzione di una guardia penitenziaria, è stato revocato l'obbligo di dimora a Caserta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino