CASERTA - Un esercito di prestanome per coprire il reale valore del proprio patrimonio ma, soprattutto, per poter accedere agli appalti pubblici senza il rischio di finire al...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il giudice motiva i sigilli allegando alle 47 pagine del dispositivo una serie di intercettazioni telefoniche in cui Claudio Schiavone da un lato veste i panni del paravento del boss, dall’altro è a sua volta dominus di una squadra di prestanome pronti a tutto per consentire alle sue aziende di accedere ai bandi pubblici.
Non solo la questione della metanizzazione dell’Agro-aversano al centro dell’inchiesta che venerdì ha portato all’arresto di Schiavone e di Antonio Piccolo (considerati imprenditori dei Casalesi), dell’ex presidente della Cpl Concordia, Roberto Casari, e nella quale risulta indagato per concorso esterno in associazione mafiosa l’ex senatore Lorenzo Diana.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino