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Nuove accuse all'amministrazione comunale sul "caso tavolini". «I moderati, con l'aiuto dell'assessore Giovanni Innocenti, tengono sotto scacco il sindaco. Il commercio ne paga le spese». I commercianti del comitato Aversa Centro commercio Vivo attaccano la politica e, in particolare, i Moderati per Aversa che in città sono rappresentati dall'assessore alla polizia locale e alla sicurezza, Giovanni Innocenti.
«Sulla questione dei dehors e sull'occupazione di suolo pubblico - affermano i commercianti - sembrerebbe esserci dietro una regia occulta che ritardi i tentati rinnovi delle autorizzazioni. Il tutto sospinto dal richiamo all'articolo 20 del Codice della Strada, richiamo infondato e pretestuoso». Subito dopo, i negozianti indicano a supporto una recente sentenza del Tar Campania del 2022 che, in un caso analogo, ha decretato: «Non è riscontrabile la violazione dato che il dehor occupa per una parte il marciapiede. È evidente, quindi, che il dehor non occupa la carreggiata, ovvero la parte della sede stradale destinata allo scorrimento dei veicoli».
«In base a questa sentenza e alle tante altre a favore della stessa tesi sottolineano gli aderenti ad Aversa Centro - bisogna mettere fine all'interpretazione dell'articolo 20.
Alle accuse ai Moderati risponde Innocenti, direttamente chiamato in causa: «Sull'occupazione di suolo pubblico credo che qualcuno la stia utilizzando per fare campagna elettorale e screditare me e i Moderati fornendo una narrazione dei fatti distorta e falsa». «Noi - ha continuato l'assessore - siamo a favore del commercio e, a differenza di altri, non pratichiamo lo sport dello scarico di responsabilità, speriamo quanto prima che si risolva questa impasse, stiamo lavorando insieme alle altre forze di maggioranza a varie soluzioni. Il commercio è importante per la città per l'indotto che genera per le famiglie, ragion per cui non può che essere al centro della nostra agenda politica».
In questo senso, il vicesindaco Marco Villano ha fornito, ieri mattina, una nuova bozza di delibera che dovrebbe servire a superare la tesi restrittiva portata avanti dal comandante dei vigili urbani Antonio Piricelli che a luglio finirà il proprio periodo di distacco. Golia e i suoi fedelissimi non vorrebbero rinnovare l'incarico come, invece, vorrebbero i Moderati. Dall'opposizione c'è anche chi azzarda che l'operazione di legalità messa in atto da Piricelli abbia provocato un corto circuito che avrebbe portato a una sorta di incompatibilità ambientale del capo dei caschi bianchi aversani. Dall'opposizione c'è, invece, l'idea, ancora da verificare, di chiedere una seduta di consiglio comunale per discutere pubblicamente della vicenda. Staremo a vedere.
Il Mattino