Delitto nel pescheto, la testimonianza choc: «Pasquale preso a schiaffi, poi gli spari»

Delitto nel pescheto, la testimonianza choc: «Pasquale preso a schiaffi, poi gli spari»
CASERTA - «Non si può tornare indietro nel tempo, ma voglio che almeno venga fatta giustizia per Pasquale, non doveva morire così, devono pagare per quello che hanno fatto»....

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CASERTA - «Non si può tornare indietro nel tempo, ma voglio che almeno venga fatta giustizia per Pasquale, non doveva morire così, devono pagare per quello che hanno fatto». Sono le parole addolorate di Alina Florea, la rumena di 28 anni dipendente di Pasquale Guarino - il coltivatore e suo datore di lavoro ammazzato nel suo pescheto a San Tammaro - che, in lacrime e ancora visibilmente scossa, ha raccontato davanti alle telecamere di Quinta Colonna, la trasmissione di Rete 4 condotta da Paolo Del Debbio, quel terribile pomeriggio del 23 settembre scorso. Accompagnata da Andrea Islami, un altro dei dipendenti della vittima, la giovane donna ha ripercorso quella drammatica serata. Alina ha sottolineato ancora una volta la bontà del suo datore di lavoro: «Per lui eravamo tutti una famiglia - ha spiegato - sono arrivata in Italia dieci anni fa, per raggiungere mio fratello che lavorava già da Pasquale insieme ad alcuni dipendenti albanesi ed un tunisino». Poi il racconto nei particolari di quel drammatico pomeriggio: «Erano in due: uno con una pistola che aveva sempre puntata verso di noi e un altro con un coltello. Hanno preso a schiaffi Pasquale che si trovava davanti a tutti noi, ma lui ha reagito.
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Il Mattino