Direttore delle Poste ferito mette in fuga due rapinatori

Colpo andato a male, i malviventi fuggono subito

Tentata rapina alle Poste
Il direttore dell'ufficio postale di viale Europa ad Aversa è stato picchiato da un rapinatore che, però, è fuggito a mani vuote. Un colpo al cuore della...

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Il direttore dell'ufficio postale di viale Europa ad Aversa è stato picchiato da un rapinatore che, però, è fuggito a mani vuote. Un colpo al cuore della città normanna, da mesi preda di criminali incalliti. È successo ieri mattina, poco dopo l'orario di accesso all'ufficio postale: due malviventi, coperti in viso da mascherina e cappellino, sono riusciti a confondersi fra gli utenti che erano in fila. Uno si è fermato nei pressi della porta d'ingresso dell'ufficio, mentre l'altro ha preso in ostaggio il direttore della Posta. Ha impugnato una pistola e ha colpito alla testa il direttore con il calcio dell'arma, probabilmente calibro 7,65. «Cosa fai? Ci vorrà del tempo per aprire la cassa», continuava a spiegare il direttore, sanguinante.

Spaventato dal tempo che scorreva veloce e vedendo il sangue dalla tempia del direttore dell'ufficio, l'uomo, ancora armato, ha preso una giacca riposta su una sedia e ha tentato di bloccare l'emorragia. Il carnefice si è trasformato in alleato: ha lasciato la presa ed è fuggito dall'ufficio, portando via con sè il complice che, intanto, con un'altra arma, allontanava dall'ingresso gli altri clienti. Il direttore, a quel punto, ha accusato un mancamento. Spaventati, i malviventi sono fuggiti a gambe levate. Non sono riusciti a intascare nemmeno un euro. Sul caso, sono in corso le indagini della polizia del commissariato di Aversa, con a capo il dirigente Antonio Sepe.

A metà mattinata sono state sequestrate le immagini interne dell'ufficio postale per poter tracciare un identikit, anche se parziale, dei due rapinatori. Il direttore dell'ufficio postale, 63 anni, ferito alla nuca, è stato curato dai medici di Aversa ed è stato dimesso. La lesione non è grave, ma necessita di riposo e convalescenza. Solo quattro anni fa, lo stesso direttore, all'epoca in servizio a Trentola Ducenta, subì un assalto da un uomo armato di machete. Lui fu ferito a un arto. L'uomo con il machete fece poi perdere le sue tracce e non si è più saputo nulla. In realtà, per evitare l'irruzione di malviventi, le Poste, negli ultimi tempi, ha fornito a tutti i 200 uffici postali di Caserta e provincia dei dispositivi a protezione del contante. Fra questi, delle speciali casseforti ad apertura temporizzata con 450 sportelli dotati di Roller Cash, casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un'operazione.

Ed è stato questo il motivo - il meccanismo di sicurezza - oltre al terrore di aver ferito in maniera grave il direttore, che ha spinto il malvivente a fuggire. In pratica, il sistema Roller Cash permette di evitare rapine-lampo. «Negli ultimi tempi è stata rafforzata anche la videosorveglianza a circuito chiuso nel Casertano - hanno fatto sapere dai vertici delle Poste - con 1.115 telecamere che, oltre a monitorare intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento dei rapinatori, consentono con un software di videoanalisi predittiva, di rilevare automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli Atm, facendo partire la richiesta di intervento alle forze dell'ordine».

Questo non è servito come deterrente per i criminali ad Aversa, però. La città normanna è stata al centro di scorribande nell'ultima estate che hanno imposto un tavolo tecnico per l'incremento di controlli di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Intanto, Poste Italiane, ha previsto per gli uffici postali di Caserta e provincia l'introduzione di una guardia giurata per oltre 5.518 ore durante l'orario di apertura al pubblico degli uffici e sono state effettuate oltre 180 ronde ispettive da parte di guardie giurate, in orario sia diurno che notturno. 

 

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Il Mattino