Droga alle vittime, poi le rapine: in trappola la coppia di Caserta

Droga alle vittime, poi le rapine: in trappola la coppia di Caserta
Narcotizzavano gli anziani con del sonnifero versato nel caffè, li rapinavano e li minacciavano persino di denunciarli se decidevano di rivolgersi alle forze...

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Narcotizzavano gli anziani con del sonnifero versato nel caffè, li rapinavano e li minacciavano persino di denunciarli se decidevano di rivolgersi alle forze dell'ordine. Autori dei colpi, una coppia di Conca della Campania, Francesco Iovino di 40 anni e Loredana Monfreda di 35 anni. I due sono finiti al centro di un' inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha chiesto e ottenuto dal gip gli arresti domiciliari per la coppia di quarantenni che si sono dimostrata anche un po' sprovveduti nelle loro azioni.

 

Due gli episodi contestati agli indagati: il primo avvenuto a Vitulazio il 30 agosto scorso, quando un anziano fece visionare un suo appartamento alla coppia, che fingeva di volerlo acquistare; ad un certo punto Iovine e Monfreda offrirono all'uomo un caffè con dentro del narcotico, ma non riuscirono a strappargli il portafogli per la pronta reazione della vittima. Qualche giorno dopo, la 35enne telefonò all'anziano minacciando di denunciarlo per violenza sessuale se lui avesse sporto denuncia per la tentata rapina. In effetti la donna denunciò l'anziano, anche se i carabinieri accertarono l'infondatezza della segnalazione. Il secondo episodio, invece, ha visto come vittima un'anziana di Sparanise, nella cui abitazione si introdussero una mattina la Monfreda, conoscente della donna, e Iovino; con numerose scuse riuscirono a restare e ad offrire un caffè con il sonnifero all'anziana, che cadde addormentata. I due rubarono poi cinquanta euro, la collana che l'anziana aveva al collo e un televisore. L'azione della coppia fu immortalata nelle immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza installate all'interno dell'abitazione: di qui l'incriminazione dopo le indagini dei carabinieri delle stazioni di Santa Maria Capua Vetere e Sparanise. Le accuse contestate sono quelle di rapina aggrava in concorso, tentata rapina aggravata in concorso, lesione personale in concorso e calunnia, reato ipotizzato a carico della donna. Le indagini sono iniziate dalla segnalazione giunta ai carabinieri riguardante una persona anziana ricoverata al pronto soccorso dell'ospedale: così è iniziata l'indagine. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino