Resterà in carcere don Michele Barone, sacerdote di Casapesenna, arrestato per maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di tre donne, tra cui una minore di 14 anni....
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Durante l'interrogatorio, il funzionario di polizia ha ricostruito il suo ruolo all'interno della vicenda, rifiutando di essere etichettato come l'adepto di don Michele, ipotesi questa avanzata dalla Procura. L'ex dirigente del Commissariato di Maddaloni ha raccontato di aver conosciuto il sacerdote nel 2013, e di aver frequentato con la moglie anche il gruppo di preghiera creato da don Michele; almeno in quattro-cinque occasioni il poliziotto avrebbe assistito alle pratiche del prete, cui la Diocesi di Aversa contesta di aver praticato riti esorcistici senza autorizzazione. Schettino ha negato che il sacerdote avesse maltrattato ragazze o donne, o avesse abusato di loro, raccontando di aver preso parte con il gruppo ad un viaggio a Medjugorie dello scorso anno e ad una visita a Maddaloni presso un luogo dove si presume che si siano tenuti riti satanici; in quel caso, ha riferito il funzionario, una delle presunte vittime di don Michele, la 14enne i cui genitori sono finiti in arresto, sarebbe cadute in trance. Schettino ha poi negato anche l'altra accusa di aver tentato di convincere la sorella della 14enne a non presentare denuncia contro don Michele.
La donna depositò il 19 ottobre del 2017 denuncia formale al Commissariato di Polizia di Chiaiano, poi qualche giorno dopo si recò al Commissariato di Maddaloni, comune dove risiedono i genitori e la sorella; qui si trovò di fronte Schettino, allora dirigente, e il suo vice, un sostituto commissario.
Il Mattino