OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il business dell'oro rosso continua a portare razzie nei cimiteri del Casertano. Negli ultimi giorni a finire nel mirino delle bande del rame è ancora una volta il cimitero di San Carlo di Sessa Aurunca, che nel giro di poche ore è stato preso d'assalto in due diverse occasioni. Ad essere sottratti prima vasi, porta-fiori in rame e lampade votive, poi altro materiale in rame ricavato da fili elettrici o da altre apparecchiature del camposanto. Durante i raid, registrati a distanza di 24 ore sempre di notte, sono stati danneggiati dai criminali anche lapidi, fiori e oggetti collocati in prossimità delle tombe.
Uno scempio che ha spinto i residenti della frazione San Carlo di Sessa Aurunca a segnalare pubblicamente le continue incursioni nel cimitero. «Sono mesi che accadono furti simili - denuncia una residente -, non ne possiamo più». Ma esasperati sono tutti i residenti della borgata, che con un coro unanime dicono: «C'è bisogno di maggiori controlli delle forze dell'ordine in quell'area, di telecamere o di un sistema di allarme».
Il tour dei ladri di rame d'altronde non lascia scampo a nessun luogo di culto del circondario: da oltre un decennio, anche in provincia, si assiste ad una progressiva escalation di furti del prezioso materiale.
Il motivo dell'escalation è presto detto: sui mercati il rame è arrivato a costare anche 7,5 euro al chilo. Secondo gli investigatori i ladri di rame si sono ormai specializzati, diventando estremamente abili: secondo i rapporti sul fenomeno bastano circa 20 minuti di notte per rubare 50 chili di materiale. Sono proprio le intercettazioni telefoniche usate nell'ambito dell'«Operazione Oro Rosso» ad aver permesso di far luce sui meccanismi di smercio del rame rubato: a volte la refurtiva passa direttamente dai ladri alle fonderie, grazie agli imprenditori dei centri di raccolta che realizzano guadagni con la propria intermediazione e senza l'utilizzo dei loro siti per il transito dei materiali. Altre volte si contatta la rete del mercato nero per la messa in vendita.
Il Mattino