È boom di furti in appartamento da almeno due mesi, ma è a ridosso della grande festa d'inverno che i ladri si impegnano di più. Vuoi il buio che cala...
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Una modalità di azione che, poche settimane fa a Briano, si è ripetuta per ben nove volte in un solo pomeriggio. Ultimamente, invece, l'obiettivo dei ladri si è spostato a Puccianiello, anche se non mancano di visitare tutte frazioni della città. Nessun limite purché l'illuminazione sia scarsa e le costruzioni siano preferibilmente basse, ancor meglio se sono villette. Da quanto riportano i residenti delle zone, a conferma dalle immagini catturate dalle telecamere di sicurezza, la banda sarebbe composta da tre soggetti che agiscono più o meno nella stessa fascia oraria, dalle 16.30 alle 19. E utilizzano sacchi di plastica per incappucciare le eventuali telecamere di sicurezza esterne che incontrano nelle case da saccheggiare, ignorando gli allarmi perché abbastanza veloci da agire e scappare prima di qualsiasi intervento. In alcuni casi sono state portate via anche le telecamere interne di sorveglianza dove sarebbe stato più semplice individuare volti e fisionomie dei ladri attraverso le immagini registrate. E usano cantieri o campi per guadagnarsi la fuga, leggera considerato che rubano prevalentemente soldi, oro, argento e orologi. Non disdegnano i tablet, da portare via al volo utilizzando borse e zainetti trovati nelle stesse abitazioni derubate.
Un cliché che si ripete da anni, a Natale come nei due mesi estivi di ferie, e nessun intervento può essere così tempestivo da parte delle forze dell'ordine che sia tale da cogliere i delinquenti sul fatto. E la gente si difende da sola, ritenendo più utile e collaudata la pratica del «caos di quartiere» che ha funzionato sia a Briano che ieri sera in un parco di Puccianiello. Urla del vicinato, luci accese su terrazzi e giardini, e allarmi fatti scattare all'unisono in tutte le case hanno messo in fuga i ladri appena è stato possibile intercettarli. Un passa parola che sembrerebbe funzionare e che rende i quartieri di periferia più solidali e rassicuranti nella reciprocità d' intervento.
Alle forze dell'ordine, una volta sul posto, la verifica dei danni a porte, finestre, agli arredi messi a soqquadro, e l'elenco degli oggetti mancanti all'appello. Ma è dalle impronte lasciate sui pavimenti che la polizia e i carabinieri del comando di Caserta hanno potuto ricostruire il numero dei ladri in azione e la tecnica utilizzata per permettere a tutta la banda di entrare comodamente in casa. I colpi messi a segno si suppone avvengano dopo un periodo di osservazione della zona per individuarne vulnerabilità di accessi e orari abituali di presenza e assenza dei proprietari.
In realtà i ladri in azione in questo periodo fanno incetta anche di caldaie, a danno sia di case e studi privati sia di locali pubblici e scuole, e puntano anche alle automobili stracolme di pacchi regalo e spesa, tutta refurtiva da rivendere facilmente al mercato nero dello shopping invernale e natalizio. Eppure si fortificano i controlli sul territorio da parte delle forze dell'ordine, soprattutto in questo periodo, ma la partita tra guardie e ladri vede sempre più spesso i secondi avere la meglio. E si punta il dito su una città spenta, che lascia nel degrado e nell'abbandono il centro come le periferie, senza telecamere o almeno una illuminazione pubblica degna di un Paese civile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino