«Dovete perdere la partita», squadra aggredita da 50 tifosi

«Dovete perdere la partita», squadra aggredita da 50 tifosi
«Dovete perdere la partita, a noi servono i tre punti». Così una cinquantina di pseudo-tifosi dei Leoni di Acerra avrebbe tentato di "bloccare" la...

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«Dovete perdere la partita, a noi servono i tre punti». Così una cinquantina di pseudo-tifosi dei Leoni di Acerra avrebbe tentato di "bloccare" la squadra di Futsal di Parete, sabato, prima della partita del campionato di serie C1 di calcio a cinque.

Secondo la denuncia dei dirigenti e dei calciatori del Parete, cinquanta persone erano appostate nel parcheggio del campo comunale di via Manzoni ad Acerra e, una volta a tiro giocatori e dirigenti «Si sono scagliati contro di noi sferrando calci, pugni, schiaffi e oggetti, inclusi dei caschi da motociclista».

Secondo quanto si legge sulla pagina Fb della squadra casertana, «gli aggressori si sono accaniti sia sui giocatori che sul commissario che viaggiava con noi; tutto ciò mentre venivamo offesi e minacciati di morte».
Non solo i "tifosi", ma anche un dirigente del Leoni Acerra, avrebbe minacciato gli ospiti. «E' uscito fuori dal palazzetto - hanno scritto sulla loro pagina i manager del Parete - e ha detto che dopo aver "preso gli schiaffi" era il momento di giocare e di "perdere la partita" perché loro avevano bisogno dei tre punti».

Il racconto della violenza si fa successivamente addirittura più inquietante in quanto, stando alla nota diramata dalla società sportiva «siamo stati trascinati dai tifosi avversari e chiusi nello spogliatoio, dove lo stesso dirigente ha continuato a ordinarci di cambiarci, scendere in campo e “posare i tre punti” per loro. A quel punto, insieme ai commissari di campo, siamo stati costretti a chiamare i carabinieri».

La gara non è stata disputata, dal momento che non c'erano più i presupposti per giocare e «diversi giocatori feriti sono stati accompagnati al Pronto soccorso mentre altri, più giovani, piangevano sia per il dolore fisico sia per il terrore psicologico che stavano vivendo in quei minuti».
«All'arrivo di due carabinieri in borghese e dei vigili urbani, siamo stati chiamati "infami" per aver avvertito le forze dell'ordine»
I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno dovuto scortare il pullman del Parete fino all'Asse Mediano.

La vicenda è stata portata all'attenzione del giudice sportivo mentre sono in corso le indagini per identificare gli aggressori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino