La gang degli africani a Caserta: clochard pestato e rapinato

La gang degli africani a Caserta: clochard pestato e rapinato
Un uomo senza fissa dimora è stato violentemente malmenato in piazza Dante nella notte tra sabato e domenica. Un pestaggio brutale che ha reso necessario l'intervento...

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Un uomo senza fissa dimora è stato violentemente malmenato in piazza Dante nella notte tra sabato e domenica. Un pestaggio brutale che ha reso necessario l'intervento dell'autoambulanza e l'arrivo degli uomini della polizia di Stato. Era da poco passata l'una di notte quando due passanti hanno allertato i soccorsi indicando la presenza in strada di un uomo scalzo ricoperto di sangue che a fatica riusciva a mantenersi in piedi. L'uomo, un clochard 38enne di origini straniere, presumibilmente indiano, si trovava in piazza Dante lato via Cesare Battisti, a pochi metri dai locali del circolo sociale. «Stavo per tornare a casa quando ho visto un uomo con una maschera di sangue al posto della faccia ha raccontato M.A., uno degli unici due passanti intervenuti per prestare soccorso -. Ho immediatamente allertato le forze dell'ordine ed il 118. Il ragazzo aveva un labbro spaccato, il naso rotto, ferite sul sopracciglio e gli usciva sangue dall'orecchio sinistro. Una situazione molto delicata che ho prontamente descritto al centralino dei sanitari invitandoli ad arrivare il prima possibile». Sul posto il personale dell'ambulanza ha in un primo momento medicato le ferite salvo poi ritenere opportuno il trasferimento d'urgenza al pronto soccorso. La polizia, invece, ha raccolto le prime testimonianze in piazza nel tentativo che qualcuno dei presenti potesse fornire elementi utili a ricostruire quanto accaduto. «Non ho dichiarato nulla alla polizia nonostante sollecitato a parlare dagli stessi agenti poiché non ero presente al momento del pestaggio ha poi continuato M.A. -. Quel che più mi ha lasciato sconvolto, però, è l'omertà dei presenti che non solo non hanno aiutato il ragazzo ma non hanno dato alle forze dell'ordine alcun elemento utile alle indagini».

 

Se le conseguenze sono note, il nodo resta inevitabilmente la dinamica dell'accaduto. Proprio su questo punto, infatti, sono diverse le versioni in circolazione. E' improbabile, ma non escluso, che si sia trattato di una aggressione a sfondo razziale: «Mentre soccorrevo il ragazzo ferito ed aspettavo l'arrivo dei soccorsi, sul lato opposto della piazza c'era un gruppo di una ventina di ragazzini italiani, che offendeva ed insultava ripetutamente l'uomo nonostante lo stessimo soccorrendo ha terminato M.A. -. Il clochard più volte mi ha indicato quei ragazzi come se fossero stati loro i responsabili del pestaggio. Alla fine uno del gruppo, visibilmente infastidito, ha reagito molto male e si è avvicinato a noi intimandoci di non continuare ad indicarli. Non avendo assistito all'aggressione non posso dire cosa sia successo. Trovo molto strano però che un gruppo di giovanissimi sia rimasto a pochi metri da un uomo appena malmenato solo per divertirsi ad insultarlo e ad offenderlo gratuitamente pur essendo estranei ai fatti». Di tutt'altro tenore, invece, la versione fornita dalla polizia in base agli elementi raccolti sul posto e dall'aggredito. Si tratterebbe di una aggressione a scopo di rapina perpetrata da tre uomini di origini africane ai danni del giovane clochard. Alla vittima, infatti, sono stati rubati due telefoni cellulari e qualche spicciolo. Gli uomini della polizia hanno raccolto i dati e verbalizzato le dichiarazioni dell'aggredito. Sul caso, però, l'attenzione resta altissima e nelle prossime ore saranno visionate le telecamere della zona per poter stabilire con esattezza quanto accaduto e risalire agli aggressori. Nessuna pista al momento è esclusa, dalla lite all'aggressione a sfondo razziale alla rapina. Il clochard 38enne è stato già dimesso dall'ospedale con una prognosi di tre giorni. Degli aggressori non c'è traccia: all'arrivo delle forze dell'ordine in piazza se ne sono scappati via. Questo è solo l'ultimo di una lunga serie di casi che coinvolgono la movida casertana, sempre più violenta e sempre più rissosa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino