Rsa, porte aperte per le visite a Caserta: per il garante disabili è «svolta di umanità»

Rsa, porte aperte per le visite a Caserta: per il garante disabili è «svolta di umanità»
«Traggono un sospiro di sollievo migliaia di ospiti delle Rsa della provincia di Caserta che potranno finalmente riabbracciare i propri cari dopo più di un anno...

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«Traggono un sospiro di sollievo migliaia di ospiti delle Rsa della provincia di Caserta che potranno finalmente riabbracciare i propri cari dopo più di un anno trascorso senza la possibilità di avere un contatto con loro. Ringrazio per la tempestività e l’attenzione il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca»

Lo afferma il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, dopo l’ordinanza regionale che apre le porte alle visite agli ospiti delle Rsa Campane, ma in condizioni di sicurezza e ai visitatori in possesso della Green Card. Un pass che assicura il completamento della vaccinazione secondo quanto prescritto dal Ministero della Salute. 

Un provvedimento atteso da tempo da figli e parenti che riguarda le residenze sanitarie assistenziali. Si tratta, infatti, di un numero considerevole di strutture che accoglie migliaia di anziani e persone con disabilità, i quali a causa della pandemia sono da troppi mesi isolati. 

Basti pensare che le Rsa in Campania sono 4.642 di cui 3.157 strutture residenziali e 1.485 semi residenziali. Strutture che ora finalmente potranno accogliere familiari e congiunti dei loro ospiti.

Queste le regole da seguire per le visite nelle Rsa: essere in possesso di certificazione verde Covid (aver completato la vaccinazione; l’essere guariti dal Covid; avere fatto un tampone molecolare o test rapido negativo non più di 48 ore prima); obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherina Ffp2 o superiore), frequente igienizzazione delle mani e degli oggetti; misurazione temperatura all’ingresso; - accesso consentito di norma a non più di due visitatori per degente, per una durata definita; - non è possibile introdurre oggetti o alimenti portati da casa, se non in accordo con la struttura. 

Inoltre deve essere assicurato distanziamento di almeno un metro tra visitatori; la programmazione delle visite deve considerare le condizioni dell’ospite e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della struttura e deve tenere in considerazione anche i bisogni psicologici, affettivi, educativi e formativi degli ospiti;- è prevista la possibilità di uscite programmate e rientri in famiglia per gli ospiti delle Rsa, ma è richiesta una specifica regolamentazione; per gli incontri con familiari e visitatori vanno sempre privilegiati gli spazi aperti. 

«Indipendentemente dalle cure e dall’assistenza che si riceve - conclude il Garante - la vicinanza dei propri cari è fondamentale per gli ospiti delle Rsa. Questo intervento potrebbe rappresentare un’occasione di ripartenza anche nel miglioramento dei pazienti. Il covid, infatti, ha inflitto un colpo ancora più duro a persone che già combattono ogni giorno con varie patologie e disabilità e che in questo lungo periodo di emergenza sanitaria hanno sentito maggiormente il peso della privazione di un qualsiasi contatto sociale, sentendosi soli e smarriti».

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Il Mattino