Giro turistico in carrozzella sulla Domiziana, è polemica

Giro turistico in carrozzella sulla Domiziana, è polemica
È polemica a Cellole dove nella serata di domenica 11 settembre un carretto, con a bordo cinque persone, ha percorso le strade del paese. Non è la prima volta che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È polemica a Cellole dove nella serata di domenica 11 settembre un carretto, con a bordo cinque persone, ha percorso le strade del paese. Non è la prima volta che accade. Già due estati fa aveva fatto il giro del web la foto del cavallo trascinato da un uomo seduto su di un trattore, lungo la Domiziana, altezza viale Marechiaro.

Il povero animale cercava di ribellarsi a tutti i costi, ma purtroppo senza riuscire a sottrarsi alla crudeltà umana. Anche lo scorso anno era scoppiata la polemica dopo la diffusione sui social del video che mostrava il cavallo costretto a trainare da solo un carretto che poteva portare fino a 10 persone fare il giro turistico della zona. Il video, che era stato diffuso anche dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, mostrava chiaramente il cavallo in stato di difficoltà, barcollante, trainare il veicolo con un paio di persone a bordo. A denunciare alle autorità la situazione era stata poi Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection, che aveva puntato il dito contro coloro che, fruendo del «servizio turistico», si rendono complici di sfruttamento, maltrattamento, sofferenza e fatica senza riflettere su quanto tutto questo sia sbagliato. 

A scoperchiare la pentola delle sofferenze nella gestione dei cavalli usati per le carrozze sono spesso la morte dell'animale oppure le altre forme di violenza. Sono però tanti i cavalli che in Italia ogni giorno sono costretti ad affrontare il caldo, la fatica e il dolore trainando carrozze più o meno affollate. Le loro storie non finiranno in tribunale, perché finché non muoiono è tutto normale. E nonostante i casi riportati dalla cronaca siano spesso raccapriccianti, nessuno tutela questi animali perché sono fonte di reddito e ci si ritrova a fare i conti con uno Stato che non ha il coraggio di fermare per sempre queste atrocità. 

Una realtà che non si discosta da quanto accaduto domenica sera, quando il cavallo ha percorso per intere ore lo stesso tragitto, trainando il carro tra le auto. Inoltre sono molte le segnalazioni che giungono già da inizio estate di persone che avvistano il cavallo, sempre in orario serale, percorrere la SS. Domiziana senza alcuna forma di sicurezza. Una situazione che pone in pericolo sia l'incolumità dell'animale che degli automobilisti, visto che si tratta di una strada a lunga percorrenza con il limite di velocità fissato a 80 km/h per la maggior parte del tratto interessato. Appare incredibile come nessun tutore della legge si sia accorto di un cavallo che da anni percorre quel tratto di strada compreso tra Mondragone e Cellole. A gestire il «servizio turistico» sarebbe infatti un imprenditore agricolo locale residente a Borgo Centore.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino