Caserta. «Non ero abituato a picchiare le donne, ma Orlandino, quando fermai quella donna che portava i pasti all’ospedale, mi rimproverò dicendomi: le potevi...
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Il verbale di De Martino, l'ex camorrista «gentiluomo», spunta fra le pieghe nell'ordinanza firmata dal gip Francesco De Falco Giannone di Napoli. Ieri, infatti, è stato sferrato il colpo «mortale» al clan Esposito di Sessa Aurunca. I negozianti, convocati in caserma, hanno ammesso di aver subito la pressione della camorra. Sono finiti in manette Elio Masi, Alberto Andreoli e Orlando Lettieri. In carcere anche Pietro Mancini di Carinola. Dopo l'annientamento del clan dei Casalesi, le forze dell'ordine si stanno concentrando su Sessa Aurunca e sul litorale Domizio.
Ad eseguire gli arresti sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sessa Aurunca, insieme a quelli della locale stazione carabinieri, coordinati dal capitano Giuseppe Fedele. Per i quattro è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal giudice del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione, tentata estorsione e porto abusivo di arma da fuoco, tutti aggravati dal metodo mafioso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino