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Parte da Caserta l'idea di un centro imprenditoriale di Apicoltura sociale; un progetto intitolato Il miele dell'accoglienza, il cui obiettivo è coinvolgere persone in cerca di occupazione, principale o per integrazione del reddito, immigrati di origine extracomunitaria che si vogliono inserire nel mondo del lavoro e detenuti in regimi agevolati in fase di reinserimento nella società.
Sabato 2 aprile alle 9 presso il Nuovo teatro della chiesa del buon pastore di Caserta ci sarà infatti la giornata inaugurale dell'iniziativa che si protrarrà fino a novembre. A ideare il progetto un partenariato innovativo costituito da istituzioni impegnate nel sociale come la diocesi di Caserta e la Caritas, il mondo accademico rappresentato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II, realtà imprenditoriali come CoNaProA - consorzio nazionale produttori apistici - e il terzo settore con Fondazione Cesaretti: tutti insieme per costruire un nuovo modello di welfare, sostenuto dalle risorse del psr Campania. «Tutti gli appassionati di api e di natura sono invitati», fanno sapere gli organizzatori.
Attraverso un percorso formativo di base prima e di specializzazione successiva, seguito da stage in aziende professionali, il progetto si pone l'obiettivo di creare un centro Imprenditoriale di Apicoltura sociale, denominato il miele dell'accoglienza.
Una fabbrica di cultura e di opportunità. «Un progetto fatto da persone per le persone» spiega Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA e promotore dell'iniziativa insieme al parroco del buon pastore don Antonello Giannotti. «Attraverso un settore sostenibile e con ampi spazi di mercato come quello delle api - aggiunge Terriaca - si prova a costruire un modello di impresa socialmente responsabile, che genera utili da distribuire a favore di azioni di welfare. Difficile ma possibile» conclude.
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