Due immigrati sarebbero stati colpiti nei giorni scorsi con colpi di pistola caricate a pallini al grido «Salvini Salvini» da alcuni giovani a bordo di un'auto in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stando al racconto raccolto dal Centro Sociale ex Canapificio di Caserta e dalla Caritas diocesana, «nella serata dell’11 giugno 2018 due ragazzi maliani (Daby e Sekou), beneficiari del progetto SPRAR del Comune di Caserta, gestito dal Centro Sociale Ex Canapificio, dalla Comunità Rut delle Suore Orsoline e dalla Caritas, sono stati vittime di un vergognoso episodio razzista. Intorno alle ore 22:00, mentre tornavano a casa, all’incrocio tra viale Lincoln e via Salvatore Commaia, sono stati avvicinati da una Fiat Panda di colore nero, a bordo della quale viaggiavano tre giovani italiani che, brandendo una pistola ad aria compressa al grido “Salvini, Salvini!”, sparavano due colpi di pistola a distanza ravvicinata, dei quali uno colpiva al torace Daby, ferendolo (due giorni di prognosi) ed un altro, sparato all’indirizzo del Sekou, andava a vuoto».
Accompagnati da un’operatrice legale e dall’avvocato difensore Francesco Pugliatti, i due hanno sporto formale denuncia - querela. E’ stata inoltre richiesto il sequestro di una telecamera nella zona.
Con un comunicato le associazioni di volontariato che si battono per i diritti dei rifugiati a Caserta prendono posizione sull'aggressione dei due immigrati avvenuta al quartiere Acquaviva. «Siamo profondamente sconcertati e indignati – commentano i responsabili del centro sociale Ex Canapificio dello Sprar di Caserta – per quello che è accaduto ai due ragazzi che sono tutt’ora spaventati Daby e Sekou, sono arrivati in Italia più di due anni fa dopo essere fuggiti dal Mali, uno dei paesi distrutti da guerre, povertà e siccità.
Il Mattino