L’imputato non arriva in tribunale per la mancata traduzione dal carcere al palazzo di giustizia e l’udienza d’apertura del processo salta. Niente di...
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Pochi dubbi sul fatto che quando il dibattimento entrerà nel vivo Nicola Inquieto sarà libero, a Pitesti, di nuovo a capo delle sue aziende, nella sua supervilla e alla guida delle sue auto di lusso. Il sequestro Transilvania è solo virtuale, la misura è inapplicabile nell’Est Europa dove si trova il patrimonio milionario del Paperone casalese. E l’estradizione temporanea concessa dalle autorità rumene sta per scadere. Deve tornare a Pitesti perché, dopo che la Dia di Napoli lo ha arrestato, in Romania si sono ricordati che pendono sul suo capo dei giudizi penali relativi a vicende che lo hanno avuto per protagonista negli anni addietro.
Rischia di tradursi in una mega bolla di sapone il braccio di ferro tra Italia e Romania iniziato sin dalle fasi investigative, pi per l’estradizione dopo la clamorosa operazione della Dda che portò al sequestro di ditte edili, complessi residenziali, spa di lusso e conti correnti, tutto ritenuto dai magistrati dell’Antimafia riconducibile al boss ergastolano Michele Zagaria,
Ci sarà tempo, a ogni modo, per celebrare almeno una udienza, quella fissata per il prossimo 23 ottobre, sperando che non ci siano altri black out burocratici, dimenticanze o sviste. A ogni modo, poco cambia. Il giudizio, per quanto immediato, non può certo svilupparsi nell’arco delle prossime settimane. Inquieto verrà processato da assente. Intanto gli avvocati affilano le armi. Inquieto, che si professa innocente, è difeso dai penalisti Giuseppe Stellato e Nicola Marino che sono è riuscito a evitare l’estradizione definitiva del costruttore che infatti è stato «concesso» alla magistratura italiana per un totale di soli 180 giorni. Ormai in scadenza.
Contro Nicola Inquieto ci sono le dichiarazioni di alcuni pentiti che lo indicano come l’uomo di fiducia di Zagaria, il cavallo sul quale puntare per evitare i sequestri. Finora il piano, se veramente si tratta di un piano, è riuscito.
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Il Mattino