Incendio al mobilificio, giallo sulle cause. Il sindaco ordina la messa in sicurezza

S'indaga sulle cause dell'incendio

Il mobilificio andato a fuoco
Sono ancora in corso le indagini relative al terribile incendio che, sabato sera, ha investito il deposito di mobili in via del Lavoro, nella disponibilità della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono ancora in corso le indagini relative al terribile incendio che, sabato sera, ha investito il deposito di mobili in via del Lavoro, nella disponibilità della società “Branto”. Sulle cause del rogo, che ha distrutto l'intero fabbricato, su due piani, ai margini della statale tra Capua e Santa Maria Capua Vetere, viene mantenuto ancora il massimo riserbo. 


Sul caso indagano i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta e gli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere. 

Nel frattempo, il sindaco della città di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, ha emesso un’ordinanza di tutela per la pubblica e privata incolumità, diffidando i proprietari dello stabile - interessato dall'incendio - di procedere alla sua messa in sicurezza. L’immobile dovrà essere liberato da tutte le potenziali situazioni di pericolo. La vicinanza del fabbricato alla strada, in considerazione della sua inagibilità, ha suggerito l'adozione di un provvedimento drastico per garantire la tutela dei pedoni e degli automobilisti in transito. Il deposito presenta, al momento, pareti e arredi completamente anneriti dalle fiamme. Le vetrate, per l'esposizione dei mobili, non ci sono più, distrutte dal calore.

Dei mobili e dei complementi di arredo, che erano al suo interno, non è rimasta che la cenere. I titolari della società, che ha la sua sede principale a Capua, a poche centinaia di metri di distanza, sono obbligati a dare esecuzione agli adempimenti imposti dall'ente entro il più breve termine. In relazione alla dinamica dei fatti, molto importante sarà l'estrazione e la visione dei fotogrammi catturati dalle telecamere di videosorveglianza. 


L'ipotesi più accreditata resta quella accidentale, presumibilmente legata ad un guasto al circuito elettrico. Non si escludono tuttavia altre piste investigative, sebbene uno dei proprietari abbia negato di avere ricevuto, nei giorni precedenti all'incendio, minacce estorsive. Indagini ancora in atto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino