Fiamme in zona Asi a Teverola, distrutti 350 pannelli fotovoltaici

Gli investimenti per l'energia green ridotti in cenere

I pannelli in fiamme
Energia sostenibile, economia verde, impianti green: al Sud gli investimenti verso fonti rinnovabili non decollano. Se da un lato, la Campania intasca il via libera...

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Energia sostenibile, economia verde, impianti green: al Sud gli investimenti verso fonti rinnovabili non decollano. Se da un lato, la Campania intasca il via libera del gruppo Solitek, leader in Lituania nella produzione di pannelli fotovoltaici (che realizzerà un importante investimento a Benevento), dall'altro, gli impianti sul fronte casertano vengono, a volte, distrutti. Come è successo oggi a Teverola dove  sono stati ridotti in cenere 350 pannelli fotovoltaici.

Nel primo pomeriggio, intorno alle ore 13:30, due squadre del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta sono intervenute per spegnere un incendio sul tetto di un'azienda nella zona ASI nel comune di Teverola in via Consortile. Le squadre, una proveniente dal distaccamento di Aversa e una dal distaccamento di Marcianise, hanno trovato - al loro arrivo - una parte del tetto su cui erano montati pannelli fotovoltaici completamente avvolta dalle fiamme.

La superficie interessata dall'incendio è di circa 1000 metri quadrati, con un totale di circa 350 pannelli fotovoltaici andati distrutti. In supporto alle squadre sono intervenute anche un'autobotte dal distaccamento di Aversa e un'autoscala proveniente dalla sede centrale del comando. L'intervento dei Vigili del Fuoco ha fatto sì che le fiamme non interessassero l'attività all'interno del capannone sottostante.

Eppure, a fronte della ditruzione dei pannelli a Teverola, c'è anche l'altra parte della medaglia che riguarda l'Europa: anche lo sport, infatti, è attento all'energia sostenibile. Per poter ospitare le gare dei campionati europei, lo stadio di Napoli dovrà riuscire a superare l’esame severissimo di 18 parametri che sono stati fissati dall’Uefa per raggiungere il traguardo dell’impatto zero. Si va dall’accessibilità per i disabili al ridotto consumo di energia, dall’abbassamento drastico di emissioni di CO2 a un sistema di trasporti totalmente privo di emissioni inquinanti, dall’installazione di pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia agli impianti di riciclo costante dell’acqua.

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Il Mattino