Incendio nel polo industriale di Pastorano, tecnici Arpac al lavoro per rischio diossina

Rifiuti, plastiche e gomma distrutti nel maxi rogo

Fiamme nel polo industriale di Pastorano
È in corso da questa notte a Pastorano il monitoraggio da parte dell'Arpac di diossine e furani dispersi in atmosfera a seguito dell'incendio che ieri è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È in corso da questa notte a Pastorano il monitoraggio da parte dell'Arpac di diossine e furani dispersi in atmosfera a seguito dell'incendio che ieri è divampato nella zona industriale, nel capannone di un'azienda che tratta rifiuti.

In una nota l'Arpac fa sapere che «i risultati dei rilievi, svolti con un campionatore ad alto flusso posizionato nei pressi del luogo dell'incendio, nella direzione prevalente dei venti al momento dell'installazione, verranno diffusi non appena disponibili». I tecnici Arpac del dipartimento di Caserta sono intervenuti in tarda serata su richiesta dei Vigili del fuoco.

A una prima osservazione, il materiale interessato dall'incendio è apparso costituto da rifiuti, tra cui rifiuti in plastica e gomma. «All'1.30 di stanotte - rende noto l'Arpac - l'incendio appariva ancora in corso, e un pennacchio di fumi di altezza di alcune decine di metri si propagava in direzione sud-ovest. Si è osservata la presenza di terreni coltivati nella direzione di propagazione dei fumi. Oggi sono presenti sul posto due squadre dell'Agenzia ambientale, con vari compiti, tra cui seguire la procedura di smaltimento delle acque di spegnimento e dare continuità al monitoraggio delle diossine eventualmente disperse in atmosfera». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino