Schiuma in mare, sversamenti criminali sul litorale domizio

Schiuma in mare, sversamenti criminali sul litorale domizio
CASTEL VOLTURNO - La pompa di sollevamento del consorzio idrico raccoglie le acque piovane che da un paio di settimane cadono copiose anche nelle campagne della località...

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CASTEL VOLTURNO - La pompa di sollevamento del consorzio idrico raccoglie le acque piovane che da un paio di settimane cadono copiose anche nelle campagne della località d’Ischitella e le immette nel bacino del Lago Patria; da qui confluiscono poi a mare. Il sistema idraulico è ineccepibile nella sua concezione ingegneristica. Ideato nel periodo della bonifica dell’area a inizio del ‘900, è utilissimo ancora tutt’oggi per non far trasformare la zona in un pantano. Peccato che talvolta, come in questi giorni, le acque che escono dall’edificio dove sono posizionate le pompe siano di natura schiumosa e che dalle stesse esalino miasmi tutt’altro che tranquillizzanti.

 


L’URLO
La denuncia ambientale è comparsa sulla pagina social di Gianni Simioli, conduttore del programma radiofonico La Radiazza, e ha raccolto migliaia di reazioni, manco a dirlo, tutte di natura indignata. E lo sconcerto è doppio, perché seppure in zona un fenomeno del genere appare abituale, col territorio domiziano costantemente attaccato da farabutti dell’ambiente, stride con i forti controlli che le istituzioni stanno effettuando da almeno sei mesi proprio sui canali superficiali d’acqua della costa casertana che sfociano nel mare di Castel Volturno, come accade al Lago Patria.


A DICEMBRE
Solo nel mese di dicembre, come raccontato anche dalle pagine del Mattino, il gruppo forestale dei carabinieri, sotto la regia della procura di Santa Maria Capua Vetere, ha effettuato trentuno controlli ad altrettanto aziende, riscontrando diciassette irregolarità, denunciando sette persone ed effettuando tre sequestri penali di opifici che inquinavano fortemente le acque. Le operazioni, che utilizzano anche risorse speciali, fra cui nuclei sommozzatori e unità aeree, hanno ottenuto anche i ringraziamenti formali del ministro dell’ambiente Sergio Costa. Tuttavia, lo sforzo dello Stato per contrastare i reati ambientali che subisce la costa domziana non è proporzionato all’enorme attività degli ecodelinquenti. Ma chi si è liberato di liquidi schiumosi nella zona del Lago Patria, magari approfittando delle forti piogge degli ultimi giorni sperando non fosse scoperto lo sversamento illegale, praticato probabilmente per risparmiare sui costi di smaltimento regolari e legali? Secondo Pasquale Marrandino, vicesindaco e assessore all’ambiente della città costiera, i liquidi schiumosi non sono responsabilità di produzione industriale. «In zona non c’è nessuna fabbrica – dice l’assessore – e un solo allevamento di bufale che per i suoi animali utilizza il pascolo. Piuttosto ci sono molte abitazioni. Quante di queste – chiede a sua volta il vicesindaco – saranno dotate di regolari scarichi fognari, piuttosto che servite da pozzi neri non a tenuta stagna?».


L’ISTANZA


Sempre Marrandino fa sapere di aver già chiesto informazioni ai responsabili tecnici della ditta comunale che si occupa del ciclo integrato delle acque (la Multiutility) e pare che nel territorio di Castel Volturno le abitazioni siano tutte a norma. Ma in queste pompe confluiscono anche parte delle acque di Trentola, Giugliano e villa Literno. «Chiederemo conto anche a queste aree, in maniera ufficiale – garantisce il vicesindaco di Castel Volturno – degli scarichi delle abitazioni dei propri cittadini». Intanto, il mare continua a inquinarsi.
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Il Mattino