Jabil Marcianise, sì dei lavoratori al ricollocamento promosso da Tme

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È arrivato il parere favorevole dei lavoratori al progetto industriale portato avanti dalla Tme - Test and manufacturing engineering - in collaborazione con il ministero...

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È arrivato il parere favorevole dei lavoratori al progetto industriale portato avanti dalla Tme - Test and manufacturing engineering - in collaborazione con il ministero dello sviluppo economico, che prevede il ricollocamento di una parte dei dipendenti della Jabil di Marcianise in esubero. L'ufficialità è arrivata nel pomeriggio, con il risultato del referendum svolto tra i dipendenti Jabil che ha visto una prevalenza dei favorevoli - 221 i sì e 117 no - e che ha quindi ratificato l'accordo raggiunto lo scorso 17 febbraio presso il ministero dello sviluppo economico.

Al tavolo ministeriale, presieduto da Stefano D'Addona e dal coordinatore della struttura per le crisi d'impresa, Luca Annibaletti, si confrontarono a lungo i rappresentanti di Jabil, Tme, Regione Campania, Confindustria Caserta, organizzazioni sindacali, Anpal e Invitalia, trovando alla fine un'intesa per il riassorbimento di 200 lavoratori Jabil e 22 ex-Jabil attualmente in forza alla Orefice generators. «L'accordo trovato al mise - spiega una nota di Tme - consentirà ad Invitalia di entrare in quota di minoranza nella newco Tme assembly engineering, già costituita da Tme, che si occuperà di assemblaggio di sistemi elettromeccanici complessi per diversi settori industriali».

La Tme, azienda che ha la sua sede principale a Portico di Caserta, ma ha anche due società negli Stati Uniti e in Cina, dà lavoro a 113 dipendenti e si occupa di progettazione elettronica e relativa produzione nonché dello sviluppo e creazione di sistemi di collaudo - a proprio brand - per apparecchiature elettroniche ad uso civile e militare, che vende in tutto il mondo.

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Il Mattino