L'appello: abbattere gli ostacoli burocratici per chi produce

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Pandemia, guerra, rincari. E quindi Pnrr, Zes, transizioni energetica e digitale. Sono state le parole più ripetute. Difficoltà e opportunità approfondite in...

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Pandemia, guerra, rincari. E quindi Pnrr, Zes, transizioni energetica e digitale. Sono state le parole più ripetute. Difficoltà e opportunità approfondite in maniera più o meno robusta, soprattutto dal presidente di Confindustria Caserta, Beniamino Schiavone, durante la sua relazione per l'assemblea pubblica di ieri. «Prospettive ha detto commentando il titolo dell'evento - significa volgere lo sguardo al domani per superare la crisi e tornare a costruire il nostro futuro. Non vogliamo certo ignorare le numerose difficoltà che riguardano la classe imprenditoriale e l'intero Paese, in primis il conflitto in Ucraina, il caro energia, l'aumento dei carburanti, ma abbiamo il dovere di mostrare coraggio».


Il leitmotiv è stato guardare avanti. «Come hanno fatto i nostri genitori e nonni nel ricostruire il Paese nel Dopoguerra. C'è tanto lavoro da fare. Viviamo una stagione in cui le questioni locali nazionali e internazionali si mescolano, e siamo appesantiti dai costi in crescita di materie prime, gas e carburanti. Sono già tante le aziende costrette a ridurre o a sospendere le attività. Dobbiamo comprendere che bisogna sostenere l'industria con azioni concrete e tempi rapidi, perché c'è un rischio alto che il Paese non può più permettersi di correre». Schiavone è medico epidemiologo. Ha voluto ringraziare tutti gli operatori sanitari per il lavoro svolto dall'inizio della pandemia e «il presidente De Luca per la gestione esemplare della pandemia in Campania. Non cerchiamo scorciatoie o favoritismi, ma chiediamo solo di essere messi nelle condizioni di poter lavorare. Abbiamo bisogno di stabilità perché non possiamo più reggere i continui cambi di direzione di una politica che molto spesso modifica le regole in corso d'opera. Pensiamo al settore edilizia», ha aggiunto Schiavone.

«Un grande slancio con la stagione dei bonus, ma poi, per la necessità di colpire pochi avventurieri, si è finiti col colpire un'intera categoria. Questo non è giusto perché si vanificano gli investimenti di chi ha operato in maniera sana. Torniamo poi indietro al marzo 2020, quando abbiamo preso davvero contezza di cosa fosse un lockdown. L'Italia era in ginocchio e le mascherine erano introvabili perché abbiamo demandato intere produzioni all'estero, salvo poi renderci conto che erano strategiche per il nostro Paese. Lo Stato ha chiesto un grande sforzo alle imprese. E oggi, che le cose vanno meglio, non è possibile dimenticare cosa è stato fatto».



A proposito della provincia di Caserta, Schiavone ha poi ricordato che si tratta di un territorio con potenzialità enormi. «La posizione geografica ci rende un naturale hub per la logistica. Siamo sull'autostrada A1; abbiamo l'alta velocità per passeggeri e merci; siamo vicini ai porti di Napoli e di Salerno che ci permettono di affacciarci sul Mediterraneo. Inoltre molte aree industriali casertane fanno parte della Zes. Abbiamo le carte in regola per renderlo un importante, ma è necessario che venga messo tutto a sistema: potenziare le infrastrutture, migliorare la qualità dei contesti urbani panche per essere attrattivi, essere vicini agli imprenditori che su questa terra fanno enormi sforzi». Il Pnrr, si torna a ribadire anche in questa circostanza, è la grande occasione da cogliere. «Potrà dare un importante contributo alle infrastrutture, ai territori, specialmente alle periferie: è un'occasione che non possiamo perdere per valorizzare la provincia di Caserta in tutte le sue aree, specie quelle più disagiate».
em. tir.
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Il Mattino