CASERTA - Tre ore di deposizione e una valanga di informazioni. Una serie di avvenimenti ricostruiti «in tre anni di inferno», un comunicato della Cpl Concordia...
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Assistito dal suo legale, Francesco Picca, l’ex senatore ha deposto in qualità di indagato in procedimento connesso, nel processo con imputati i manager del consorzio modenese per aver favorito ditte vicine ai Casalesi nell’opera di metanizzazione nell’aversano. Poco prima, però, era entrato in Tribunale un teste-chiave della difesa di Casari: Magni, tecnico della Concordia fino al dicembre ‘96 che aveva dichiarato: «Incontrai il senatore Diana che chiese il nostro intervento in qualità di esperti nel settore della metanizzazione, per me era un eroe dell’antimafia». «Ma che tipo di garanzie poteva offrire Diana?», ha, in seguito, domandato Maresca. «Il rispetto delle regole anche nei paesi che, stando alle cronache, erano zone particolari», ha risposto Magni. E i biglietti con appunti di nomi sequestrati a Diana il 3 luglio del 2015 dai carabinieri? Il pm Maresca ha chiesto conto a Diana di quelle tracce: «Su un foglio c’è scritto: De Rosa-Piccolo-Cpl, poi Matano-Piccolo-De Rosa. E ancora, spunta il nome di Generoso Restina, ora collaboratore di giustizia ex fedelissimo del boss Zagaria, mi sa spiegare il senso? Ha mai parlato con Casari dei fondi stanziati dal Governo pari a un miliardo per la metanizzazione? E perché il Comune di San Cipriano doveva anticipare del denaro? E la telefonata con Casari nel 2015 in cui le dice: quando ce lo hai chiesto noi siamo venuti?». «Nel primo foglio mi riferisco alle informazioni che presi sulla ditta di Piccolo che lavorava per la Concordia, dal segretario dei Ds, Raffaele De Rosa fratello del sindaco di Casapesenna - ha spiegato l’ex senatore - era mio solito verificare con le forze dell’ordine la trasparenza delle ditte. Non ho mai parlato dei fondi a Casari».
Diana non ha risposto alla domanda su Restina «pur avendo voglia di farlo» in quanto la domanda è stata definita «non pertinente». Ha chiarito però un aspetto: «La Cpl Concordia ottenne la gestione della metanizzazione a San Cipriano perché il sindaco del Bacino Campania 30, Luciano Dongiacomo, tolte la gestione a Eurogas. Dongiacomo avrebbe tante cose da dire». «Ma Dongiacomo è morto, senatore. Non può dirci un bel niente», ha ribattuto il pubblico ministero. «Lo so», ha riposto Diana. La prossima udienza è prevista ad aprile.
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Il Mattino