Aversa. La storia infinita di Tiziana Cantone - la bella trentunenne originaria di Mugnano, morta suicida dopo la diffusione in rete di cinque video hot - è al...
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Ora, dunque, sono chiuse formalmente le indagini a carico di Sergio, mentre restano ancora aperte e senza però uno sbocco positivo, sembrerebbe, quelle di Napoli nord ad Aversa, coordinate dal procuratore Francesco Greco.
Il pm Rossana Esposito ha acquisito la relazione del tecnico informatico nominato dalla stessa Procura di Napoli nord- retta da Francesco Greco - e ha ascoltato nuovamente il perito di Ravenna, Mirko Rivola, il cosiddetto «mago» del web ingaggiato da Tiziana e Sergio nel 2015 per eliminare gli «url» da internet del filmato diventato virale «Stai facendo un video? Bravo!».
Nell’ufficio inquirente della Procura di Napoli nord ad Aversa, infatti, era stato aperto a settembre scorso un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio di Tiziana Cantone contro ignoti. A nove mesi di distanza dai fatti, però, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati e la vicenda, almeno sotto questo aspetto, sembra ancora tutta da scrivere.
In sostanza, per i magistrati è molto difficile individuare il «dolo» che incastrerebbe il presunto istigatore. Sergio Di Palo, difeso dall’avvocato Bruno Larosa, da parte sua, si dichiara «innocente» e «vittima» anche lui del tritacarne mediatico e di internet. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino