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San Cipriano d’Aversa. Lettera minatoria al sindaco di San Cipriano D’Aversa, Vincenzo Caterino. Il contenuto è inequivocabile. «Ti devi dimettere». E poi un messaggio di minaccia diretto ai suoi cari: «Stai attento, la tua famiglia sta bene e tua figlia va ancora a scuola». «Chi l’ha scritta ha però fatto male i conti. Non solo non mi fa paura, ma non obbedirò neppure per un attimo al suo ricatto», ha detto Caterino scosso, ma deciso a non demordere. La lettera l’ha trovata nella buca della posta di casa, la sera della vigilia di Natale intorno alle diciannove. «Stavo rientrando dagli ultimi scambi di auguri prima di cominciare la cena con la mia famiglia. Quando l’ho letta, sono rimasto pietrificato e prima di entrare in casa ho chiamato i carabinieri. C’era scritto che non dovevo dirlo a nessuno. Ma chi ha perso tempo a ritagliare consonanti e vocali, avrebbe fatto bene a dedicarsi ad altro. Non ho detto niente subito ai miei perché non volevo che la cena della vigilia venisse turbata ma avevo già chiaro cosa fare», ha spiegato il sindaco che dopo cena, è uscito di nuovo. Ha aspettato la fine della messa di mezzanotte, fuori al bar difronte alla casa municipale in via Roma. Per i tanti che quella notte lo hanno salutato augurandogli buon Natale, è sembrato tutto normale.
Il Mattino