Macerata Campania. «Miss coraggio» accusata di stalking, oggi il Riesame. La Procura: minacce con armi

di Marilù Musto

Macerata Campania. Si è svolta questa mattina l'udienza davanti ai giudici del Riesame di Napoli per Rosaria Aprea, la miss picchiata e accusata, a sua volta, di...

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Macerata Campania. Si è svolta questa mattina l'udienza davanti ai giudici del Riesame di Napoli per Rosaria Aprea, la miss picchiata e accusata, a sua volta, di stalking dall'ex compagno e suo ex manager. Il magistrati dell'ottava sezione del tribunale di Napoli hanno acconsentito al deposito di atti che testimonierebbero i buoni rapporti intercorsi fra la Aprea e Pasquale Russo, vittima di un tentativo di investimento da parte dell'Aprea il 13 aprile scorso. Tentativo costato una denuncia alla bella modella di Macerata Campania e un'ordinanza restrittiva di divieto di avvicinamento all'ex. La procura di Santa Maria Capua Vetere, in realtà, aveva chiesto al gip l'applicazione degli arresti domiciliari per la ragazza di 22 anni, ma il giudice aveva respinto l'istanza. La Aprea, vincitrice della fascia di Miss Coraggio al concorso di Miss Italia, era in compagnia delle nipoti del boss di Portico di Caserta, Antonio Bifone, il giorno dell'incidente causato a Russo. A renderlo noto è proprio la procura di Santa Maria Capua Vetere che ha diramato un comunicato stampa: «In alcuni casi - si legge nel comunicato - le condotte penalmente rilevanti sarebbero state poste in essere con l'uso di armi e facendo riferimento a presunti rapporti di parentela con esponeneti della famiglia Bifone legata alla criminalità organizzata locale». Il divieto di avvicinamento a Russo, emesso dall'ufficio gip di Nicoletta Campanaro, è stato infatti notificato anche a Marianna Bifone e Boutria Janette. A sporgere la prima denuncia era stato proprio Russo con la sua attuale compagna, M. L.

E' una storia tormentata, quella della bella miss casertana. Nel maggio del 2013 venne picchiata dall'ex fidanzato Antonio Caliendo che con un calcio le spappolò la milza spedendola in ospedale. Rosaria divenne, così, il simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Dopo l'asportazione della milza e una lunga convalescenza, la ragazza si era ripresa e aveva partecipato a vari concorsi di bellezza, vincendo alcuni titoli. Poi, il successo. La sua vicenda personale, però, sembra destinata a non avere pace.

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Il Mattino